G8

La “seviziatrice di Bolzaneto” ora parla di diritti, la Regione interviene e la Asl 3 sospende il convegno

Montaldo: "E' mia intenzione approfondire tutta la vicenda"

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Genova. “E’ stato un grave errore da parte degli organizzatori del convegno su ‘La salute in carcere’ previsto venerdì prossimo alla Commenda di Prè inserire nella direzione scientifica e fra i relatori una persona che si è macchiata di gravi violazioni dell’etica professionale alla caserma di Bolzaneto durante i fatti del G8 del 2001”.

Lo dice senza mezzi termini l’assessore alla salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo, appena venuto a conoscenza dell’inserimento, tra i relatori del convegno, della dottoressa Marilena Zaccardi che all’epoca del G8 si trovava nella caserma di Bolzaneto, centro di torture e sevizie.

A seguito dell’immediato intervento dell’assessore, la Asl 3 Genovese ha deciso di annullare il convegno. “La cancellazione va benissimo come misura immediata – ha aggiunto l’assessore – tenendo conto inoltre che la stessa Asl 3 aveva provveduto alla sospensione della dottoressa, poi rientrata a seguito della prescrizione intervenuta. Ma è mia intenzione approfondire tutta questa vicenda con l’azienda”.

Secondo la sentenza della Corte d’Appello di Genova, dal 20 luglio al 22 luglio 2001, la Zaccardi è stata accusata, tra le altre cose, di “aver consentito o effettuato controlli di triage e di visita sottoponendo le persone a trattamento inumano e in violazione della dignità”, “costringendo persone di sesso femminile a stazionare nude in presenza di uomini oltre il tempo necessario e quindi sottoponendole a umiliazione fisica e morale”.

Assolta in primo grado, è stata condannata in Appello per abuso d’ufficio pluriaggravato e ingiuria pluriaggravata, ma salvata dalla prescrizione.

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