Pontedecimo. Gli organizzatori del Giro dell’Appenino hanno voluto onorare l’ex ct delle due ruote e da quest’anno la corsa diventa Memorial Alfredo Martini, scomparso il 25 agosto scorso a 93 anni.
Martini, che vinse il giro nel 1947 è sempre stato legato a questa corsa. “Volevamo renderli omaggio in un modo speciale”, spiega il presidente dell’Unione sportiva Pontedecimo, Ivano Carrozzino. Alla presentazione della gara, nella sede del Coni a Genova, sono intervenute anche Milvia e Silvia, figlie di Martini.
Quattordici le squadre al via domenica 26 aprile e tra i big c’è grande attesa per Damiano Cunego, già vittorioso all’Appennino nel 2004 e 2011. Sicura anche la presenza della selezione azzurra diretta da Davide Cassani.
La gara, dopo un paio di edizioni in cui si è conclusa a Genova, torna a fissare il traguardo a Pontedecimo, in via
Semini. L’obiettivo era di proseguire come accaduto negli ultimi anni con l’arrivo nel centro di Genova “ma non è stato possibile per i costi alti”, spiega ancora Carrozzino, che avrebbe voluto il gran finale nel capoluogo ligure anche per celebrare il 70° anniversario della Liberazione.
I corridori si disputeranno la vittoria dopo 192 km di corsa, iniziando nella provincia di Alessandria con l’unico discreto tratto in pianura, tanto per scaldare i muscoli. Seguiranno le salite della Castagnola, Giovi, Sant’Olcese, per l’avvicinamento alla Bocchetta che, come al solito, provocherà la selezione spesso decisiva per l’esito della gara. Per i corridori professionisti i Gran Premi della Montagna saranno sette. Castagnola due volte al km 82 e al km 167, Passo dei Giovi al km 92, al 132 e al Km 177, Crocetta d’Orero al Km 121. La Bocchetta invece arriverà al km 152: ne mancheranno 39 al traguardo.