Politica

Elezioni regionali Liguria, la campagna di Pippo Rossetti parte dal Tigullio

pippo rossetti

Chiavari. Ufficializzata la propria ricandidatura alle elezioni regionali nel corso dell’assemblea provinciale del Pd di ieri sera, Pippo Rossetti ha lanciato oggi la sua campagna elettorale con un tour nel Tigullio che lo ha portato a visitare il centro di formazione “Forma” di Chiavari, il Villaggio del Ragazzo di San Salvatore di Cogorno e la Scuola Alberghiera di Lavagna.

“Esempi di un sistema, quello della formazione, che è sano e che funziona”, ha riflettuto l’assessore uscente al Bilancio e all’Istruzione, motivando così anche la sua voglia di “metterci la faccia per altri cinque anni, all’insegna della continuità con il lavoro svolto e delle sfide che ci aspettano. Sfide difficili, certo, ma rispetto alle quali abbiamo tutte le carte in regola per giocarcela nel migliore dei modi”.

“Il trasferimento di conoscenze – ha proseguito Rossetti – è alla base dello sviluppo del nostro paese. In Italia, invece, scuola e formazione continuano ad essere considerate un capitolo di spesa da sfoltire anziché una risorsa. Al contrario, la formazione professionale è la miglior sperimentazione del sistema che mette insieme l’istruzione e le imprese, e diventa ancor più fondamentale nel momento in cui, con il Job Act, si innescano nel mercato del lavoro nuove dinamiche di fluidità che richiedono un aggiornamento costante delle proprie competenze. Anche per questo nel prossimo ciclo amministrativo sarà fondamentale accorpare le deleghe al Lavoro e alla Formazione e sarebbe importante che i tre diversi fondi europei, mettendoci dentro quindi anche l’Agricoltura, venissero gestiti da una regia unica”.

E proprio per non perdere ulteriore tempo e mettere in campo entro l’anno le prime risorse europee della nuova programmazione, Rossetti ha ricordato “la delibera di indirizzo con cui la giunta ha delegato i propri uffici apubblicare al più presto i bandi di finanziamento, senza quindi aspettare i tempi lunghi della costituzione del nuovo organo di governo regionale che, inevitabilmente, avrebbero fatto slittare al 2016 i primi bandi”.

“Intanto – ha ricordato l’assessore – la Liguria è stata una delle poche regioni a garantire la copertura dei triennali in obbligo di formazione e, a partire dal 1 luglio, riporterà dalle ex Province alla Regione la funzione della formazione: in questo modo tutti i dipendenti rimasti in sospeso con l’avvento della Città Metropolitana troveranno collocazione in Arsel, che diventerà a sua volta un ente intermedio con autonomia di pianificazione e la facoltà di emettere bandi, ma direttamente alle dipendenze della Regione che in questo modo garantirà anche il pagamento regolare dei dipendenti, saltando così i complicati trasferimenti di risorse e competenze del passato”.

Sullo sfondo, però, resta “la preoccupazione per la tendenza di un ritorno in prima linea dello Stato, che ci ha già chiesto di congelare i centri per l’impiego in vista dell’istituzione di un’Agenzia nazionale che non si sa bene cosa andrà a fare e con quali risorse. Riportare la delega al governo centrale rappresenterebbe un passo indietro pieno di incognite e proprio nel momento in cui, al contrario, abbiamo bisogno di mettere insieme e valorizzare le competenze locali, le cui tipicità ed eccellenze sono i veri punti di forza sui quali investire per sviluppare quello che lo stesso Fse definisce il capitale umano del territorio”.

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