Liguria. È notizia del 30 marzo l’accordo raggiunto da Confcommercio con le rappresentanze sindacali per il rinnovo del contratto del terziario, scaduto da dicembre 2013. Un’intesa, quella raggiunta pochi giorni fa, limitata appunto ai soli operatori iscritti a Confcommercio, perché né Confesercenti, né altre associazioni datoriali quali Federdistribuzione e Alleanza Cooperative, hanno ritenuto di sottoscrivere il rinnovo che prevede un aumento di circa 85 euro in busta paga a partire dal 1 aprile.
Per Confesercenti e per le imprese aderenti, quindi, continuerà ad applicarsi il contratto collettivo scaduto il 31 dicembre 2013 e nessun aumento dovrà essere erogato. “La scelta della nostra confederazione di non aderire al rinnovo è dovuta alla valutazione che, pur in presenza di positivi accenni di ripresa dell’economia, rimane insufficiente la domanda per il mercato interno, che negli ultimi anni ha visto particolarmente penalizzate proprio le piccole e medie imprese – spiega Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti – . Naturalmente, siamo comunque interessati a mantenere aperto il tavolo del confronto con le controparti sindacali per favorire un rinnovo contrattuale che recepisca le specifiche peculiarità delle pmi”.
L’associazione evidenzia infatti che nel commercio, nel turismo e nei servizi sono occupati più di sei milioni di lavoratori, il 50% dei quali in imprese con meno di nove dipendenti. «Abbiamo già dato comunicazione ai rappresentanti di Fisascat, Uiltucs e Filcams, dicendoci disponibili ad una trattativa congiunta che definisca i rinnovi dei contratti del terziario e del turismo, a condizione che in entrambi i settori vengano valorizzati i ruoli e le specificità delle pmi», conclude Bussoni.