Genova. Il capogruppo e candidato della Lista Civica Liguria Libera risponde all’assessore Rossetti riguardo al programma di cessione di immobili di edilizia residenziale pubblica. “Comprendo l’imbarazzo di Rossetti che del sociale ha fatto la battaglia politica di una vita intera, ma non mi venga ad accusare di non conoscere la situazione di Arte Genova per cui da tre anni combatto in ogni sede e di cui per primo ho denunciato la situazione fallimentare causata dalla giunta Burlando-Paita”.
“Posso comprendere il profondo imbarazzo in cui si trova l’assessore Rossetti che arriva a difendersi pubblicamente sulla gestione di Arte, ma non accetto che mi accusi di non conoscere le carte perché sulla situazione dell’edilizia popolare a Genova sono tre anni che faccio battaglie in Regione e da mesi chiedo, senza aver avuto ancora risposta, l’ultimo bilancio – quello del 2013 – di Arte Genova.Pertanto rinnovo la mia massima disponibilità al confronto sul tema e invito pubblicamente l’assessore Rossetti a un dibattito pubblico con la stampa, le associazioni e gli inquilini stessi in cui affrontare e chiarire, nel massimo della trasparenza, la reale situazione dell’Azienda territoriale regionale per l’edilizia”. Così Lorenzo Pellerano, capogruppo in Regione e candidato per la Lista Civica Liguria Libera, risponde all’assessore regionale Rossetti in merito alla messa in vendita di immobili di proprietà di Arte.
“Evidentemente Rossetti, che del sociale ha fatto la battaglia politica di una vita intera, si è sentito punto sul vivo se è arrivato ad accusarmi proprio sui numeri, su quei numeri su cui ho prodotto in consiglio regionale un memoriale di 12 pagine. Appigliarsi, come fa oggi Rossetti, a delle rettifiche, per altro tutte da verificare, solo per dire che le vendite sono giustificate da esigenze di manutenzione straordinaria degli immobili Arte, vuol dire liquidare il tema in poche righe, un tema su cui, al contrario, la Corte dei Conti ha prodotto decine di pagine di contestazioni specifiche!”
“Sappiamo bene, e lo sa anche la Corte dei Conti, in che stato finanziario è stata ridotta ARTE grazie all’incremento di indebitamento del 374% imposto dalla Regione per far acquistare gli immobili dismessi dalle ASL e dalla Regione stessa. Ci venga a spiegare Rossetti quanto ARTE ha guadagnato da questa operazione di cartolarizzazione. È stata costretta a compare per oltre 100 milioni di euro immobili che probabilmente ne valgono la metà. Ci racconti come mai l’amministratore unico di ARTE si era opposto all’acquisto. Ci venga a spiegare quindi quanti soldi sono stati sottratti dalle casse di ARTE e potevano invece essere impiegati per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli appartamenti di edilizia pubblica che oggi cadono a pezzi costringendo tante famiglie genovesi a vivere tra infiltrazioni e muffe. Attendo con fiducia di conoscere da Rossetti la data del confronto pubblico, avremo modo di chiarire nel dettaglio la vicenda”.