Genova. Alla fine la firma dell’accordo di programma tra istituzioni, azienda e sindacati è arrivata grazie ad alcune correzioni nella bozza di testo che era stato presentato ieri a Tursi.
Di fatto viene eliminata dalla tabella allegata con cronoprogramma delle azioni del Comune la parte relativa alla scelta “del partner privato in relazione alla sola impiantistica o a tutta Amiu” e viene precisato meglio nelle premesse al documento che condizione fondamentale di qualsiasi azione è “il mantenimento dei livelli occupazionali e la salvaguardia delle condizioni contrattuali dei lavoratori”. Ancora, nel documento viene fatto un richiamo alle ulteriori 30 stabilizzazioni di precari che l’azienda si era impegnata a fare ma che oggi, con i conti in rosso, non è detto che ci saranno. Non a caso nel documento si parla di “definire tempistica relativa alle assunzioni del personale escluso dalla prima tornata di stabilizzazioni, compatibilmente con i bilancio di Amiu”, precisazione esplicitamente voluta dal sindaco Doria, che si sarebbe detto a sottoscrivere impegni che non può mantenere.
A queste condizioni i sindacati hanno in cambio accettato di sospendere lo sciopero di 48 ore proclamato per lunedì e martedì che avrebbe causato non pochi disagi in città anche perché la domenica la raccolta dei rifiuti è ferma.
Come contropartita hanno ottenuto, perché sarebbe stata una beffa troppo grande, il rinvio della commissione sulla delibera che prevede la razionalizzazione delle società partecipate di Tursi prevista per oggi pomeriggio. Uno dei temi centrali della delibera è proprio l’ipotesi della ricerca di un partner privato per Amiu.
La commissione così slitta alla prossima settimana e la delibera sarà votata in consiglio comunale a metà mese. Poco sembra cambiare nella sostanza, ma in queste difficili trattative anche la forma sembra avere un suo peso.
Ora saranno i lavoratori, in un’assemblea che verrà forse convocata per martedì a dire la loro rispetto al documento firmato dai sindacati confederali e dal coordinamento delle rsu.
Intanto oggi è previsto il consiglio di amministrazione di Amiu in cui verrà messo nero su bianco il bilancio in rosso dell’azienda a causa della chiusura della discarica di Scarpino e verranno delineate le prossime mosse per reperire i finanziamenti necessari alla messa in sicurezza della discarica e ai nuovi impianti. Una riunione da cui le parole ‘partner privato’ non saranno di certo depennate.
Per il resto i contenuti dell’intesa sono noti da ieri: Amiu dovrà aumentare la percentuale della raccolta differenziata per raggiungere il 42% alla fine del 2015 e il 50% alla fine del 2016. Nel frattempo, in attesa
di realizzare tutti gli adempimenti per la riapertura della discarica di Scarpino, la Giunta regionale ha approvato un nuovo accordo con la Regione Piemonte per conferire, fino a fine anno, 149.000 tonnellate di rifiuti della provincia di Genova. “Quello approvato in Giunta – dice l’assessore regionale al ciclo dei rifiuti Raffaella Paita – e’ un accordo che dovrebbe garantirci fino alla fine di quest’anno. Ora il mio obiettivo e’ dare una mano alla
societa’, attraverso i passi gia’ individuati, per uscire dalle difficoltà nell’ interesse della città e dei lavoratori di Amiu”.
Alla riunione erano presenti, oltre all’assessore regionale al ciclo dei rifiuti, il sindaco del Comune di Genova e della città Metropolitana Marco Doria, il consigliere all’ambiente della città metropolitana Enrico Pignone, l’assessore all’ambiente del Comune di Genova Italo Porcile, il presidente di Amiu Marco Castagna, le organizzazioni sindacali, di categoria e la rsu. Dopo l’incontro di ieri in Comune oggi in Regione tutti
i soggetti coinvolti hanno concordato sulla data del giugno di quest’anno, come termine per individuare l’area dove Amiu dovrà collocare l’impianto di biodigestione, che la stessa azienda dovrà progettare entro la fine del 2015. Inoltre e’ stata individuata la data del prossimo luglio per l’approvazione, da parte della Città Metropolitana e d’intesa con la Regione, del piano sull’impiantistica del ciclo dei rifiuti