Genova. Non è di Luciano Balestrero, l’uomo travolto dal torrente Riccò a Mignanego durante l’alluvione del 15 novembre, il corpo ritrovato in mare al largo di Cap Ferrat, in Francia. Lo ha chiarito, a 5 mesi di distanza dalla scomparsa, l’esame del dna. L’uomo, 66 anni, era stato travolto dal fango mentre cercava di mettere al sicuro la propria automobile. Per giorni i sommozzatori dei carabinieri e dei vigili del fuoco avevano sondato le acque e del torrente e i cumuli di fango centimetro per centimetro ma senza esito.
Poi, a una settimana di distanza il ritrovamento da parte della polizia marittima francese. In un primo tempo gli investigatori sambravano abbastanza certi sulla corrispondenza tra il corpo ritrovato, in avanzato stato di decomposizione, e il pensionato genovese. Oggi però il pubblico ministero Vittorio Ranieri Miniati ha ricevuto l’esito del dna che dice al 100% che quel corpo non è di Balestrero.
Per i familiari dell’uomo, quindi, nessuna salma a cui dare l’estremo saluto. Il nome di Balestrero sarà aggiunto all’elenco del ministero dell’Interno che raccoglie le persone scomparse. E’ possibile che la procura chiuda comunque il fascicolo che verrà eventualmente riaperto in caso di un ritrovamento fortuito.