Regione, Melgrati (FI): “Per Rom e Sinti 2 milioni e 270 mila euro, bonus per dirigenti. Quanti sprechi”

melgrati

Liguria. Continua la disamina del Capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati “sugli sprechi di questi ultimi 5 anni di Governo Burlando – spiega l’esponente Azzurro –  700 euro al giorno per pagare un impiegato di Arred, società partecipata della Regione che nel 2012 Burlando aveva garantito avrebbe chiuso, ma che continua ad operare con spreco di risorse pubbliche. Nel 2013 con una delibera gli sono stati affidati 425 mila euro di fondi regionali con costi per il personale assurdi: 700 euro al giorno per esperti senior, 430 euro al giorno per gli altri”.

Ma il Consigliere regionale di Forza Italia continua: “ 2 milioni e 270 mila euro destinati alla formazione di Rom e Sinti, disoccupati ed inoccupati. Parliamo di cifre esorbitanti stanziate con una delibera della Giunta regionale dove solo tra le righe si leggeva che fruitori privilegiati erano Rom e Sinti. Parliamo di soldi dei cittadini liguri che in questi anni stanno tirando la corda e sono pressati da una tassazione anche locale che rende difficile arrivare alla fine del mese. E parliamo di dati sulla disoccupazione giovanile in Liguria allarmanti tra i peggiori d’Italia. Altri 60 mila euro invece sono stati spesi nel 2013 per affidare a Liguria Ricerche, società prima ceduta e poi riacquisita da Regione Liguria con un gioco delle tre carte ridicolo a dimostrazione dell’incapacità di programmare di questa amministrazione Burlando, per controllare il controllore, cioè per controllare e monitorare il lavoro dell’Osservatorio regionale sul sistema della ricerca dell’innovazione e dell’alta formazione ”.

“Senza parlare – prosegue Melgrati – dei disastri amministrativi e gestionali che questa Giunta regionale mette in atto ogni qualvolta si ha a che fare con immobili: basti pensare a quanto avvenuto con l’alienazione dei beni immobili delle Asl liguri. Con una operazione di finanza creativa sono stati fintamente alienati beni ad Arte Liguria, per un valore di circa 100 milioni di euro indebitando pesantemente l’azienda che dovrebbe costruire case popolari. Basti ricordare anche quanto stava avvenendo con la vendita ad Arpal Savona di una nuova sede, che doveva essere acquistata da Ips la società di sviluppo savonese, ad un costo di 9 milioni di euro. Una cifra enorme, uno spreco gravissimo se solo si pensa che con molto meno si poteva ristrutturare la vecchia sede, anche a detta di chi ci lavorava, con un risparmio di risorse notevolissimo”.

Continua il Capogruppo di Forza Italia in Regione Liguria: “poi 250 mila euro, nel 2011, stanziati per la rivista Zainet liguria, mensile distribuito nelle scuole e dedicato ai giovani. 250 mila euro che vista la condizione delle scuole liguri, molte delle quali non riescono nemmeno ad avere il riscaldamento, potevano essere spesi in maniera più utile. Ancora 90 mila euro per un progetto sulle piante grasse e succulente, e 200 mila per la gestione di 6 mesi del sito Turismo in Liguria”.

“Infine lo spreco degli sprechi: in una situazione di pesante crisi per la sanità ligure ogni anno i manager delle Asl della Liguria percepiscono un bonus di migliaia di euro per il lavoro di taglio ai servizi sanitari. Tagli che però non vengono messi in atto sugli sprechi veri delle Asl, che ci sono e che restano visto che il primo spreco da tagliare dovrebbe essere appunto il premio per i dirigenti, ma su servizi essenziali, vedi trasporti in ambulanza o taglio dell’orario di Emodinamica del Santa Corona o non concessione deroghe sul personale indispensabile per far funzionare le strutture sanitarie, fondamentali per garantire ai pazienti una sanità minimamente decorosa”, conclude Marco Melgrati.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.