Genova. Ci vorranno ancora un paio di giorni per capire se la Liguria avrà un candidato anti-Paita a sinistra o si dividerà come sempre lasciando all’attuale assessore alle Infrastrutture e all’Ambiente la strada spianata verso la presidenza della Regione.
Dopo l’endorsement di Cofferati e la discesa in campo del deputato civatiano Luca Pastorino, ora la sinistra ha due candidati. Oltre a lui infatti c’è l’ex sindaco spezzino Giorgio Pagano, ben visto da Altra Liguria dai Verdi e dalla parte spezzina di Sel che però nell’assemblea regionale di ieri sembra aver virato su Pastorino. “L’assemblea regionale di Sel ha accolto positivamente la candidatura di Luca Pastorino in quanto la sua figura dà alla sinistra, ai movimenti e alle associazioni, la possibilità di costruire lo schieramento più ampio possibile per promuovere un’alternativa credibile a Raffaella Paita” si legge in una nota. L’assemblea inoltre “ha chiesto a Giorgio Pagano, di cui ha apprezzato competenza, impegno e disponibilità al confronto, di valutare questi nuovi aspetti e mettersi a disposizione di una soluzione unitaria”. Questa soluzione “unitaria” però a quanto pare Pagano e Pastorino dovranno trovarsela tra di loro. Tra oggi e domani Pastorino dovrà parlare con Pagano per convincerlo a fare un passo indietro.
Se così non fosse la spaccatura diverrebbe definitiva e la sinistra antipaitiana non avrebbe che da dividersi le briciole. L’appello a una soluzione unitaria arriva anche dalla Lista Doria, tra i soggetti promotori di Rete a Sinistra: “a patto che non ci siano accordi post elettorali con il pd e ci siano contenuti condivisibili a partire dalla sanità e dalla gestione pubblica dei servizi” dicono Enrico Pignone, Marianna Pederzolli e Clizia Nicolella. Il gesto di Pastorino (se confermato) di uscire dal Pd non può non essere apprezzato da quella parte di sinistra che avrebbe voluto esodi subito dopo l’esito delle primarie anche perché l’uscita di Pastorino dal Pd e la sua candidatura in alternativa alla genziana Paita è per molti una mossa che può avere risvolti politici anche a livello nazionale”. Genova può quindi diventare un “laboratorio” politico da cui costruire una nuova sinistra, dicono in molti.
A sostenere l’ex sindaco diessino ci sono l’Altra Liguria e i Verdi: ”Riteniamo che Giorgio Pagano sia il candidato giusto per liberare la Liguria dal cemento e dal malaffare. Altre ipotesi che vengono proposte, come quella di Luca Pastorino, deputato PD, sindaco di Bogliasco, comune soggetto a un pesante sacco edilizio, favorevole alle grandi opere, sostenuto da una cerchia di persone che in questi anni sono stati partecipi delle scelte che hanno condotto a questa crisi profonda, privilegiando gli interessi particolari e di potere a quelli del bene comune, non sono per noi accettabili”.