Genova. Troppo poco, 30 anni non bastano. “Ci voleva l’ergastolo. Per me la condanna a 30 anni è poco per l’efferato crimine che ha commesso”. Parole del figlio di Giovanna Mauro, la 90enne uccisa a forbiciate nell’ottobre 2013, a commentare la sentenza dei giudici della Corte d’assise di Genova che hanno condannato a 30 anni Angelo Sechi.
“Le sentenze – ha aggiunto – si accettano ma devono essere adeguate al delitto commesso. I 30 anni poi diventeranno 15 e magari poi scenderanno a 10”. Soddisfatta il pm Cristina Camaiori. “Ritengo sia un buon risultato che premia anche il lavoro fatto dalla squadra mobile”.
L’avvocato Pietro Bogliolo, difensore di Sechi, ha annunciato che ricorrerà in appello. “E’ un primo passo – ha commentato – che abbiano escluso le aggravanti. Comunque ritengo che non ci sia la certezza processuale che Sechi sia responsabile dell’omicidio anche perché abbiamo evidenziato alcune incongruenze che potrebbero inficiare la ricostruzione accusatoria”.