Niente variante

Esaote, emendamento al Puc “illegittimo”. Bernini: “Entro marzo chiuso percorso in conferenza dei servizi, poi provvedimento in giunta”

Bernini: “Entro marzo chiuso percorso in conferenza dei servizi, poi provvedimento in giunta"

esaote oms ratto corteo

Genova. L’emendamento proposto dal consigliere comunale Antonio Bruno per far ritornare industriali tramite una variante al Puc le aree industriali di Esaote che si libereranno dopo il trasferimento o agli Erzelli è “illegittimo” perché coinvolge un altro ente, vale a dire la città metropolitana che insieme al Comune di Genova sta trattando la questione in conferenza dei servizi. Conferenza a cui manca ancora un passaggio: la valutazione ambientale strategica su quelle aree. Per questo dopo una riunione della conferenza capigruppo che ha coinvolto i lavoratori presenti a Tursi e il segretario generale è stato alla fine ritirato dai proponenti

“Chiedo a chi ha presentato l’emendamento di ritirarlo- ha spiegato poi in aula il vicesindaco Stefano Bernini – perché presenta un parere negativo da parte dei tecnici che determina una illegittimità e una responsabilità diretta del consiglio comunale in quanto in questo momento è in atto un percorso con la città metropolitana. All’ordine del giorno del prossimo incontro che si svolgerà entro 15 giorni c’è anche questa variante. A breve potremo quindi presentare in consiglio la proposta di variante legittima che vede anche la gas corretta, così non avremo più un atto illegittimo. C’è già stato un esposto da parte di Esaote e compiere un atto illegittimo potrebbe portare facilmente a un annullamento di una eventuale variante”.

“Se oggi andassimo a votare questo emendamento – ha aggiunto . lo voteremo con una giunta costretta a dire no pur essendo d’accordo sul fatto che nel momento in cui non c’è rispetto dell’accordo di programma la variante vada fatta”.

Il consigliere di Sel Gian Pastorino ha provato quantomeno a chiedere alla Giunta una data precisa su questa Vas, ma tutto quello che si saà è che “entro fine marzo dovrebbe essere concluso e il provvedimento potrà essere portato in giunta”.

Tutto rinviato ancora un volta quindi e probabilmente alla fine il provvedimento non ci sarà proprio: se infatti entro fine mese i lavoratori di Esaote raggiungerenno una accordo con Elemaster per la cessione di ramo d’azienda, non ci sarà più alcuna ragione di approntare la variante. A pagare saranno “solo” i 54 lavoratori di Oms Ratto, senza lavoro e senza stipendio da diversi mesi a cui la trasformazione da industriale a commerciale di quelle aree non faciliterà di certo la ricerca di un nuovo impiego.

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