Il convegno

Economia del mare, Pellerano: “L’Agenzia nazionale di Renzi è una minaccia per l’autonomia dei porti liguri”

Genova. “In questi cinque anni poco si è mosso e troppo poco si è fatto per potenziare, il sistema portuale ligure. La giunta regionale non ha saputo svolgere il necessario ruolo di regia né ha fatto valere il giusto peso del mondo dello shipping della nostra regione nelle sedi nazionali competenti”. Così ha dichiarato Lorenzo Pellerano, capogruppo in Regione Liguria e candidato per la Lista Civica Liguria Libera, durante la presentazione del convegno organizzato da Liguria Libera per domani, giovedì 12 marzo, alle 18.30, all’Auditorium Galata Museo del Mare a Genova.

Pellerano ha ripercorso le principali tematiche legate al mondo della portualità che in questi cinque anni in Regione ha seguito e sollecitato: dalle infrastrutture (Gronda, Terzo Valico, eliminazione dei “colli di bottiglia ferroviari” a Sampierdarena e Voltri, privatizzazione dell’aeroporto) alla difesa degli stabilimenti di Fincantieri, dal Salone Nautico al mantenimento sotto la Lanterna della facoltà di Ingegneria Navale, dalla nuova sede dell’Istituto idrografico della Marina Militare alla difesa della competenza del Tribunale di Genova nelle cause civili con società straniere.

“Ho sempre pensato – ha spiegato Pellerano – che lo shipping sia come un mosaico: ogni tessera acquista valore se inserita in un quadro completo. La mia difesa, per esempio, di una realtà come l’Istituto idrografico della Marina non si è limitata alla tutela dei 200 posti di lavoro, ha guardato anche alla salvaguardia di una presenza qualificata della Marina Militare nel principale Porto italiano, indispensabile per fare massa critica. Penso che in questi ultimi cinque anni di giunta Burlando-Paita sia mancato, da parte della Regione, il ruolo di cabina di regia del mondo dell’economia marittima e dello shipping ligure perché ne fossero tutelati e promossi gli interessi e valorizzata la dialettica fra territori (La Spezia, Genova, Savona) che genera sana concorrenza. Ora che si parla di un’Authority nazionale per i porti il forte rischio è che – in danno alla Liguria – si voglia ridurre il peso dei “numeri” e dei traffici a vantaggio della politica più arrogante: abbiamo già avuto modo di vedere come Renzi è riuscito a far contare di più la voce di Firenze o di Bologna rispetto a quella di Genova quando si è trattato di declassare il Teatro Stabile. Ecco, non vorremmo che anche sui porti si attuassero scelte che non tengano conto del reale peso economico e dei dati di traffico che rendono Genova, Savona e La Spezia il sistema portuale più efficiente in Italia. La politica dei prossimi cinque anni dovrà avere il preciso compito di dialogare con i territori e tutti gli operatori in campo, ma anche quello di prendere decisioni e farle valere in sede nazionale”.

“Il futuro del porto, il futuro di Genova” si terrà giovedì 12 marzo, dalle 18.30 nell’Auditorium del Museo del Mare. Oltre a Lorenzo Pellerano che aprirà i lavori, parteciperanno: Luigi Merlo, presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Marco Bisagno, presidente di Genova Industrie Navali, Gian Enzo Duci, presidente di Assalenti Genova, Tiziano Roncone segretario regionale FIM-Cisl, Enrico Musso,direttore Centro di eccellenza della Logistica dell’Università di Genova, Paola Gualeni, docente del Diten Università di Ingegneria Navale. Moderatore: Andrea Moizo, giornalista di Ship2Shore.

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