Lavagna

Droga e regali per fare prostituire le minorenni: 76enne arrestato a Lavagna

Le attenzioni dell'uomo avrebbero indotto una minorenne a tentare il suicidio

polizia

Lavagna. Per le forze dell’ordine è responsabile di violenza sessuale, induzione alla prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti, tutti reati commessi ai danni di ragazze minorenni residenti nel Tigullio. Si tratta di Antonio Nucera, 76 anni, arrestato dalla Squadra Mobile di Genova nelle scorse ore.

Dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova, è emerso che il 76enne, già arrestato ad aprile 2004 e condannato nel marzo 2005 dal Tribunale di Chiavari per gli stessi reati, adescava le minorenni, in alcuni casi offrendo l’eroina per poi obbligarle ad avere rapporti sessuali, in altri casi offrendo soldi, ricariche telefoniche e regali. Gli incontri avvenivano alla stazione di Lavagna e nel centro cittadino. L’uomo offriva alle ragazze un passaggio in macchina, cedeva loro l’eroina, soldi o regali e poi le portava in luoghi appartati.

Il fornitore della droga, secondo gli inquirenti, era Giacomo Puleo, 39 anni, anch’egli finito in manette, che, a sua volta l’acquistava da Ben Salem Jelassi Charfeddine, cittadino tunisino già agli arresti domiciliari per un’altra vicenda, e da Christian Josè Parraga Chiriguaya, ecuadoriano anche lui già detenuto per vicende non collegate.

Le attenzioni di Nucera verso una delle giovani ragazze, nel corso dei mesi diventate sempre più insistenti, ossessive e morbose, avrebbero indotto la minorenne a tentare il suicidio attraverso l’assunzione di psicofarmaci ed eroina. Gesto estremo che non è bastato però a far desistere l’anziano dalla frequentazione della minore che nel frattanto era stata ricoverata in ospedale per disintossicarsi. Nel 2004 aveva dato droga in cambio di sesso anche a Anna Maria ‘Luna’ Stellato, la ragazza di 24 anni di Leivi morta il 14 luglio 2012 a Rimini.

Proprio per quella vicenda, e altri due episodi nei confronti di due ragazzine, nel 2005 Nucera aveva patteggiato una condanna a quattro anni e due mesi. Il collegamento con Luna emerge da una intercettazione ambientale in cui l’uomo si confida con un amico. Secondo quanto appreso, Nucera si lamenta del fatto che la sedicenne che ha tentato il suicidio e che si trova ricoverata in una struttura sanitaria si sta allontanando da lui: “Dovrebbe fare la fine di Luna”, dice al telefono. E si preoccupa di non essere scoperto perché questa volta rischia il carcere, vista la condanna pregressa.

Il 76enne, con l’aiuto di Puleo, era riuscito a contattare la ragazza ed introdurre l’eroina anche all’interno della struttura sanitaria.

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