L'aggressione

Carcere di Pontedecimo, comandante e poliziotti aggrediti con pugnale “artigianale”

carcere pontedecimo

Genova. “E’ accaduto intorno alle ore 13 di ieri nel carcere di Pontedecimo, quando un detenuto magrebino non nuovo a questi episodi, si è prima barricato in cella, poi in bagno, tanto che è intervenuto il Comandante del Reparto, che prima ha cercato, invano, di riportare alla calma il detenuto, poi con l’ausilio dei suoi uomini è riuscito ad entrare in camera. All’improvviso, però, il comandante è stato aggredito con un attrezzo rudimentale, tipo pugnale, ricavato dai suppellettili della cella. Solo grazie all’intervento dei Poliziotti Penitenziari, presenti sul posto si è potuto evitare il peggio”.

La denuncia parte da Fabio Pagani, segretario Regionale della Uil Penitenziati. “Non solo esprimiamo la nostra totale vicinanza al Comandante e ai Poliziotti Penitenziari rimasti feriti, che trasportati al Pronto Soccorso hanno riportato prognosi guaribili in 5 giorni, ma ribadiamo che nel 2014 gli episodi di aggressione ammontano a 389 per un totale di circa 420 operatori feriti, di cui circa 130 hanno riportato prognosi superiori ai 7 giorni”.

Pagani calcola un costo pari a circa 180 mila euro per le 1500 giornate di malattia di agenti penitenziari diagnosticate a seguito delle lesioni riportate a causa delle aggressioni. “Ogni aggressione subita da un poliziotto penitenziario nelle prime linee delle frontiere penitenziarie è da considerarsi una aggressione allo Stato – conclude – Chiediamo al DAP che nei confronti dei detenuti violenti si adottino misure esemplari che, nel pieno rispetto della legge e di ogni garanzia, rendano più stringente il regime detentivo a cui devono essere sottoposti”.

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