Tunisi. Le guide, conoscendo la dislocazione degli accessi e delle uscite laterali della struttura museale, hanno consentito ai turisti di raggiungerle velocemente e quindi di sfuggire ai terroristi. E gli uomini del commando che entrano al museo del Bardo armati di kalashnikov pochi minuti prima di compiere la strage che ha causato la morte di 21 persone sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza pubblicato in esclusiva dal ministero dell’Interno tunisino sulla sua pagina Facebook.
Nel filmato di circa 1 minuto Jabeur Khachnaoui e Yassine Laabidi, la testa nascosta nel cappuccio della felpa e in un cappellino da baseball, si aggirano circospetti per il museo che sembra deserto. Alla fine del filmato si vedono le foto dei cadaveri dei due terroristi uccisi nel blitz delle forze dell’ordine.
Il presidente tunisino Beji Caid Essebsi, tra l’altro, ha ammesso che ci sono state “lacune” nella sicurezza che hanno facilitato l’attacco al museo del Bardo. “Ci sono state lacune”, il che significava che “la polizia e l’intelligence” non hanno garantito la sicurezza del museo, ha affermato Essebsi. Il presidente ha comunque voluto sottolineare che le forze di sicurezza, una volta scattata l’emergenza, hanno “risposto in modo molto efficace, impedendo certamente che ci fossero decine di morti in piu’, neutralizzando i terroristi prima che azionassero le cinture cariche di esplosivo” che indossavano.