Genova. “Basta con le gare al massimo ribasso, che in alcuni casi raggiungono anche il 70%. Un’anomalia che penalizza le aziende serie a discapito di sicurezza e qualità”. A lanciare l’appello i vertici di Ance Genova-Assedil che chiedono agli enti appaltanti di sospendere il ricorso al sistema di affidamento con il prezzo più basso.
Una forte presa di posizione dopo che una recente gara indetta dall’Agenzia delle Dogane e del Monopolio di Genova ha optato, per l’affidamento di un lavoro di 250 mila euro col sistema del massimo ribasso. I costruttori evidenziano, in una nota, come “tale sistema favorisca imprese spregiudicate che, a discapito della qualità e del rispetto delle norme di sicurezza, formulano sconti anomali e ingiustificabili. L’incapacità o l’indisponibilità delle Amministrazioni a verificare l’effettiva congruità del ribasso – sottolinea il presidente Filippo Delle Piane – fa sì che i lavori vengano aggiudicati con sconti assurdi che si traducono poi in un danno per gli stessi enti pubblici. Da anni invochiamo una rigorosa analisi a consuntivo degli appalti al massimo ribasso sinora, non a caso, nessuno ci ha risposto”.
Assedil chiede che vengano applicate, anche a Genova, le normative già in vigore. “Il legislatore – afferma Delle Piane
– proprio per ovviare a questi inconvenienti, ha previsto che sino alla soglia comunitaria di cinque milioni di euro operi un sistema di esclusione automatica delle offerte incongrue (con prezzi troppo alti o troppo bassi), ma a Genova questa norma viene sistematicamente disapplicata”.