Arenzano. Nessun utilizzo di Cava Lupara ad Arenzano come sito di smaltimento delle terre e rocce provenienti dagli scavi delle opere infrastrutturali. Lo fanno sapere il consigliere regionale Matteo Rosso, che questa mattina ha discusso in Consiglio regionale la sua interrogazione, e il consigliere comunale di Arenzano Giacomo Robello.
Spiegano i due esponenti di centro destra: “oggi possiamo rassicurare i residenti che al momento non corrono rischi perché i materiali che avrebbero potuto arrivare proveniente dagli scavi per la realizzazione di opere infrastrutturali come Gronda e Terzo Valico avrebbero contenuto tra i possibili agenti inquinanti anche dell’amianto, ce tutti sappiamo essere altamente cancerogeno”.
“La nostra richiesta di chiarimenti nasceva dall’aver appreso tramite una nota del Ministero dell’Ambiente del 2013 che si sarebbero dovute definire le quantità che avrebbero dovuto essere conferite a Cava Lupara. Quindi di fatto da quel documento si capiva che il sito in questione era già stato scelto come luogo di stoccaggio di questi materiali da scavo. Oggi una buona notizia, ma non è del tutto scampato il pericolo visto che l’Assessore Paita ha tenuto a rimarcare che effettivamente i siti dove conferire questi materiali sono veramente pochi in Liguria”.
“In questo senso quindi il nostro impegno deve andare nel continuare a monitorare la questione e se si riponesse l’ipotesi di utilizzare Cava Lupara chiedere tutti gli accertamenti del caso perchè prima di tutto deve esserci la tutela della salute dei nostri concittadini”, concludono Rosso e Robello.