Genova. “La scelta dell’azienda di delocalizzare quattro dipartimenti e trasferire 161 lavoratori ad Amburgo è un affronto alla città, qualsiasi confronto con Costa Crociere deve essere subordinato al ritiro della procedura e per questo serve anche un impegno forte del Governo”. La Regione Liguria, attraverso gli assessori al lavoro e alle infrastrutture Enrico Vesco e Raffaella Paita, si è schierata questa mattina a fianco dei lavoratori che per la prima volta, nella storia dell’azienda, sono scesi in sciopero per quattro ore dalle 9 alle 13 per manifestare contro la decisione di Costa Crociere.
Dopo l’incontro con il sindaco di Genova i lavoratori sono stati ricevuti in Regione dagli assessori Paita e Vesco, alla presenza anche del deputato Mario Tullo, e tutti insieme hanno definito l’atteggiamento di Costa “un oltraggio alla città” e si sono detti pronti a far diventare la vicenda di Costa crociere “un caso nazionale” che porti alla riapertura della trattativa.
“Costa – hanno detto gli assessori Paita e Vesco – è un’azienda che travalica i confini liguri, un asse portante per il nostro Paese che non possiamo perdere in nessun modo”. Gli assessori hanno chiesto un intervento al presidente del Consiglio Renzi e al Ministro Lupi per far riaprire la trattativa. E a questo proposito il deputato Mario Tullo ha ribadito di voler utilizzare la giornata di domani, quando si svolgerà il giuramento del presidente della Repubblica, per sottolineare all’esecutivo l’importanza della vertenza e chiedere una presa di posizione chiara che possa far desistere dalla volontà di portare altrove un’eccellenza.
“Massimo impegno e unità di tutte le istituzioni – ha concluso Paita – per difendere a testa alta i lavoratori e un’eccellenza di Genova e dell’Italia. In gioco c’è il prestigio del capoluogo ligure che non deve perdere funzioni, soprattutto nei settori marittimi e portuali, dove esprime un primato a livello internazionale”.