Genova. Domani i dipendenti di Costa Crociere incroceranno le braccia per quattro ore, mentre il pressing sull’azienda per impedire l’annunciato trasferimento ad Amburgo di quattro dipartimenti aumenta. Dopo le prime reazioni delle istituzioni, che preparano una missione direttamente a Miami, sede della Carnival, colosso americano di cui Costa fa parte, anche l’arcivescovo di Genova cardinal Angelo Bagnasco interviene sull’ipotesi.
“Costa crociere è nata a Genova – ha detto oggi – porta il nome di una grande famiglia genovese e la sua radice è genovese. Sarebbe gravissimo il fatto che nel tempo Costa Crociere salpi per altri lidi non più italiani”.
Un atto gravissimo che per la Superba significherebbe la scomparsa di almeno 161 posti di lavoro e per i lavoratori coinvolti, nel migliore dei casi, il trasferimento ad Amburgo. “Spero proprio che l’amministratore delegato che ho conosciuto e il gruppo più grande cui Costa Crociere appartiene, quindi la Carnival, che è un gruppo americano, consideri bene il valore di questa società legata a Genova. Perché staccarla dal capoluogo ligure significa non solo trasferirla ma perderne il valore”.