Liguria. Nell’ambito dell’inchiesta per le “spese pazze” in Regione, il pm di Genova Nicola Piacente ha chiesto due anni e due mesi ciascuno per Maruska Piredda e Stefano Quaini, ex consiglieri regionali ed ex Idv.
L’ipotesi di reato è di peculato, mentre per falsi materiali il pm ha chiesto l’assoluzione. La richiesta è stata fatta nell’abito del processo con rito abbreviato davanti al gup Ferdinando Baldini. L’udienza è rinviata al 23 marzo.
Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per Nicolò Scialfa, ex vicepresidente del consiglio regionale ligure, per Marylin Fusco, ex consigliere regionale, per l’ex deputato Giovanni Paladini, tutti ex Idv, e per l’ex tesoriere del gruppo Giorgio De Lucchi. L’accusa è di peculato e falso, tranne che per quest’ultimo. Il pm, per una sola ipotesi di peculato che gli era stata contestata in concorso con Scialfa, ha chiesto il rinvio a giudizio contestandogli, in alternativa al peculato, l’appropriazione indebita.
I quattro imputati hanno scelto il rito ordinario e la decisione del gup è fissata per il 23 marzo.