Cronaca

Sestri Levante, polemica sulle telecamere. Conti: “Non solo multe, usatele anche contro i furti”

Telecamere Principe

Sestri Levante. “Mi fa piacere che siano stati potenziati i controlli delle auto in transito, ma la videosorveglianza non può essere impiegata esclusivamente nel multare gli automobilisti. La nostra città negli ultimi mesi è stata falcidiata da numerosissimi episodi criminali come furti nelle abitazioni, nelle automobili e in alcune strutture ricreative, senza dimenticare l’atto di vandalismo perpetrato una decina di giorni fa nella zona della stazione”.

Marco Conti, capogruppo di Popolo per Sestri, interviene sull’uso della videosorveglianza per multare gli automobilisti e attacca l’amministrazione comunale. “La sicurezza – spiega – è un bene pubblico da tutelare e costituisce per i cittadini un diritto primario e una componente indispensabile della qualità della vita. Non dimentichiamo che al Comune è demandata la gestione e la tutela della sicurezza urbana nonché la tutela del benessere dei cittadini attraverso l’ adozione di tutte le iniziative che concorrono a rimuovere i fattori di insicurezza”.

“I cittadini non ne possono veramente più, c’è rabbia, paura e anche un po’ di esasperazione. Nel prossimo Consiglio Comunale chiederò all’amministrazione comunale di completare in tempi rapidi il programma di realizzazione di impianti di videosorveglianza su tutto il territorio comunale (con telecamere ad alta definizione), con particolare attenzione alle zone in cui si avverte una maggiore insicurezza; a garantire, di concerto con la Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine, un più capillare controllo e pattugliamento dell’intero territorio comunale e a destinare alla gestione della sicurezza urbana una più significativa e consistente quota di risorse disponibili nel Bilancio comunale”.

“Mi spiace constatare che l’Assessore Pozzo, nel suo comunicato alla stampa, non abbia affrontato nella sua interezza il tema della sicurezza, che non può limitarsi al solo controllo degli automobilisti”.

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