Salone Nautico, Pellerano: “Necessario un progetto di respiro internazionale per il rilancio”

Salone Nautico 2014

Genova. “È necessario un impegno immediato e determinato da parte di tutti i soggetti coinvolti, in primis Fiera di Genova e l’azionista Regione Liguria, perché si arrivi al più presto all’elaborazione di un progetto di respiro internazionale a supporto del Salone Nautico di Genova. In mancanza di un piano strategico la manifestazione non potrà accedere al finanziamento da 50 milioni di euro messo a disposizione dal governo per 30 manifestazioni fieristiche strategiche, da realizzare tra il 2015 e l’inizio del 2016, la cui finalità deve essere quella di attirare buyer internazionali capaci di garantire nuove opportunità di business. Sarebbe davvero assurdo che il Salone perdesse questo importante treno: questa volta i soldi ci sono, non possiamo pensare di vederli sfumare. Sarebbe un delitto imperdonabile verso il mondo della nautica, dello shipping, e dell’economia del mare in generale che in Liguria – a Genova in particolare – ha punte di eccellenza uniche in Italia”.

Così dichiara Lorenzo Pellerano, consigliere regionale e candidato nella Lista civica Liguria Libera, che questa mattina ha presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità, che impegna la giunta a intervenire presso i vertici Ucina e ad attivarsi nel ruolo di azionista di Fiera di Genova spa affinché venga presentato un progetto di respiro internazionale per dare al Salone Nautico di Genova il sostegno economico necessario per il rilancio.

“Oltre a essere un evento-vetrina di grande prestigio per Genova e la Liguria – commenta Pellerano – il Salone Nautico rappresenta un volano irrinunciabile per l’economia del mare: un universo di professionalità che vanno dalla Costa Crociere alla Fincantieri e comprende anche il mondo universitario di Ingegneria Navale fino alle competenze dei professionisti che lavorano intorno ai porti ed alle navi. Un mosaico di competenze che rischia di perdere tasselli preziosi, anche per colpa di una politica troppo spesso disattenta se non ostile all’economia del mare. Per quanto riguarda il Salone non ci si può dimenticare che due anni fa la giunta Burlando non ha saputo scongiurare la sovrapposizione nello stesso week end della Festa della Marineria a La Spezia e del Salone Nautico. E come dimenticare il caos sul futuro urbanistico delle aree della Fiera del Mare, le liti fra Comune Regione ed Autorità Portuale, le ipotesi di ridimensionamento per lasciare spazio ad un centro commerciale. Errori politici che sicuramente hanno aggravato un quadro già provato dalla crisi del settore della nautica degli ultimi anni”.

“Per uscire dalle secche è indubbio che il Salone ha bisogno di uno scatto che passa innegabilmente anche dal reperimento di nuove forme di finanziamento. Sappiamo che la Regione, socio di Fiera di Genova spa, in questi anni ha ridotto drasticamente il proprio impegno economico a supporto dell’evento. Ora le risorse ci sono: se il Salone Nautico presenterà un progetto di rilievo internazionale potrebbe ottenere dal Governo circa 2 milioni di euro. Vorrei ricordare che dopo la sua elezione a presidente di Ucina a maggio 2014, Massimo Perotti aveva manifestato l’intenzione di rivoluzionare il Salone Nautico proponendo un nuovo grande evento legato al mare e alla nautica da diporto, da realizzare a maggio 2015 in concomitanza con l’apertura di Expo 2015. La proposta non mancò di creare attriti tra la maggioranza degli associati di Ucina e il presidente Perotti, che poi si dimise”, prosegue.

“Pensiamo che per il futuro del Salone Nautico e di un’intera economia che attorno vi ruota sia arrivato il momento di mettere da parte i dissapori. Occorre lavorare con un impegno comune alla presentazione di un progetto ambizioso. L’edizione del 2014 purtroppo ha visto l’assenza di prestigiosi marchi come il Gruppo Azimut – Benetti e Baglietto che hanno disertato il boat show genovese preferendo rafforzare i propri investimenti fieristici in altri saloni nautici internazionali. Non vorremmo che questa tendenza diventasse la norma per i prossimi anni. Lavoriamo al contrario per voltare pagina, chiudere un capitolo di luci e troppe ombre, e iniziarne uno nuovo decisamente più roseo per il Salone Nautico, affinché torni a essere un appuntamento imperdibile per gli espositori di tutto il mondo e per i buyer internazionali, oltre che una vetrina per l’eccellenza nautica di Genova e per il turismo della nostra città. Consapevoli che le tessere del mosaico dell’economia del mare si tengono l’una con l’altra. E il Salone Nautico è un tassello strategico e prezioso per la Liguria”, conclude.

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