Regione. Un sondaggio che vede il possibile candidato, se sostenuto da tutto il centro destra, molto vicino alla candidata del Pd Raffaella Paita e un patto per il metodo, che consenta di scegliere il candidato con un sistema scientifico affidando la rosa dei nomi che ogni partito o associazione che aderisce a Liguria Libera può proporre a una società specializzata. L’associazione Liguria Libera gioca forse l’ultima carta per tentare di unire il centro destra in vista delle Regionali di maggio.
Il sondaggio è stato commissionato al centro ricerche Delos di Bologna che ha realizzato mille telefonate tra il 10 e il 16 febbraio. In base ai risultati Raffaella Paita avrebbe il 30,8% dei voti, seguita Enrico Musso che se fosse il candidato sostenuto da tutto il centro destra (Lega nord, Forza Italia e liste civiche) arriverebbe al 29,1%. Al terzo posto Ferruccio Sansa, non-candidato ma molto corteggiato dalla sinistra. La candidata del M5S Alice Salvatore raccoglierebbe il 19,3% dei voti.
“Come lista civica non abbiamo tanto l’esistenza di capire quanto pesa la nostra lista – spiega Luigi Morgillo, viceresidente del consiglio regionale e fondatore di Liguria Libera – ma vogliamo dimostrare che è ancora possibile battere la Paita e, soprattutto, l’unico modo per raggiungere questo risultato è andare tutti uniti. Abbiamo scelto noi il candidato dell’area centro destra senza nemmeno dirlo a Musso, che lo ha saputo solo ieri mattina. Il risultato dice chiaramente che per battere il Pd bisogna andare uniti e oltre gli schemi e la tradizione dei partiti. Musso rappresenta un po’ questa figura ma ce ne sono molti altri”.
“Credo che qualunque candidato prima di accettare voglia sapere se siamo tutti uniti – dice il neo capogruppo in consiglio regionale Lorenzo Pellerano – L’obiettivo è ridare un po’ di speranza e fiducia agli elettori di centro destra”.
Si lavora anche per riportare nel centro destra Ncd, che dopo aver sostenuto Paita alle primarie del centro -sinistra, ha capito che non si potrà replicare a livello regionale lo schieramento che sostiene il governo Renzi: “Abbiamo anche intavolato un discorso o con partiti e gruppi che sostengono la Paita, come Ncd che si è trasformato in area popolare che comprende anche Udc. L’accordo c’è a livello regionale e stiamo aspettando decisioni a livello nazionale”.
Rispetto al metodo proposto Morgillo spiega: “Quello che manca non sono i candidati ma il metodo. Rixi, Garaventa e Musso sono ottimi candidati, ma è sbagliato il metodo. La proposta è quella di definire i confini della coalizione, una coalizione ampia anti Paita,che vada oltre lo schema tradizionale del centro destra. Chiederò a tutti i patiti di togliere veti e paletti perché l’impegno deve essere comunque quello di restare dentro la coalizione . Affideremo a una società specializzata la rosa dei nomi per sapere scientificamente chi può avere le migliori opportunità. Se riusciamo a portare su questo metodo Garaventa, Rixi e Biasotti faremo un favore a tutta la Liguria perché la competizione fa bene a tutti”.