Genova. Stamattina è stato depositato in Procura a Genova l’esposto della consigliera regionale Raffaella Della Bianca (Gruppo Misto) sul progetto pilota IFTS per formare tecnici animatori socio-educativo, su cui aveva tenuto una conferenza stampa la settimana scorsa.
“L’assessore alle Politiche Sociali Lorena Rambaudi è riuscita a combinare un pasticcio di proporzioni epiche. Come? Con l’introduzione della qualifica di “animatore socio sanitario” per poter lavorare con i minori disagiati. Per potersi occupare di minorenni con problematiche caratteriali, psichiche e di inserimento bisogna avere la qualifica di educatore sociale, per essere definito tale ed accedere alla qualifica è necessario conseguire una laurea triennale o di I° livello. Da oggi, grazie all’intervento dell’assessore Rambaudi, serve anche la qualifica di “animatore” – spiega Della Bianca – Tralasciando per un attimo il termine di animatore, che ci ricorda più il Fiorello del karaoke e non il professor Keating dell’attimo fuggente, concentriamoci sulle enormi incongruenze che questo scellerato requisito comportano”.
La consigliera spiega che i circa 2.000 educatori attualmente in organico non hanno più i requisiti per poter lavorare, chi frequenta il corso da “animatore” e non è in possesso delle lauree non ha i requisiti e quindi non può lavorare.
“La brillante soluzione per risolvere la situazione? Istituire due corsi per ottenere la qualifica. Sembrerebbe a posto la questione, ma i corsi, che costano ai cittadini liguri 2 milioni di €uro, sono per soli 1.600 posti invece dei 2.000 necessari. Risultati ottenuti? Confusione totale, chi aveva i requisiti non li ha più e chi farà il corso non è detto che poi possa lavorare. Il tutto sulle spalle dei minori disagiati e per la modica cifra di 2 mil. di euroSi poteva fare meglio? Si! Era sufficiente una legge che normasse, in deroga alla legge nazionale, i titoli di stato in possesso dagli educatori già abilitati. Assessore Rambaudi alle volte un po’ di buon senso evita sperpero di denari pubblici e confusione, sbebene non consenta di fare regali all’Is.For.Coop”, conclude.