Genova. Un incontro “deludente”. Così le rsu genovesi definisco il vertice che si è tenuto questa mattina in Confindustria sul Piaggio Aero. “L’unica certezza è che la produzione a Genova chiuderà a luglio, con le carpenterie che resteranno ancora per tutto marzo, anche se date certe saranno concordate in incontri ristretti con le rsu” spiega Adriano Spallarossa rsu Fiom.
Certezze poche o nulla ancora sul delivery center, il centro consegne per il quale Piaggio a dicembre ha perso la gara per un capannone in porto, e sulla nuova cabina di verniciatura. “Sul delivery center l’azienda ci ha detto che risolverà il problema prendendo uno spazio in subaffitto, ma quando gli abbiamo chiesto quale fosse lo spazio a cui ha pensato, non ci ha saputo rispondere”.
Ritardi anche per la nuova cabina di verniciatura, che deve sostituire quella che sarà smantellata per la messa in sicurezza del Chiaravagna: “Ci hanno detto che prima di realizzarla aspettano i soldi della Regione per lo smantellamento della vecchia, atteggiamento di per sé un po’ strano visto che in questi casi solitamente è l’azienda che anticipa le spese e poi si fa rimborsare. Tutto quello che sappiamo è che il Comune di Genova ha concesso un proroga fino a giugno per l’utilizzo di quella che sorge nei pressi del Chiaravagna”.
Per questo i sindacati (oggi oltre alle rsu di Genova e Finale erano presenti anche le segreterie) hanno ribadito la richiesta di un vertice istituzionale che metta di fronte azienda e Regione Liguria. “Anche perché – aggiunge Spallarossa – il presidente Burlando aveva annunciato che Filse avrebbe acquisito le aree liberate da Piaggio per favorire poi l’ingresso di altre realtà industriali sul territorio che potessero in futuro assorbire i lavoratori che andranno in cassa”. Progetto al momento fermo al palo.