Liguria. Non hanno un lavoro e neppure una pensione. Questa è la vita di circa 2 mila esodati liguri. “Vari Governi del centrosinistra, non eletti dal popolo, da quello Monti a quello Renzi, hanno trascurato il problema – esordisce il consigliere regionale della Lega Nord, Edoardo Rixi – Noi abbiamo raccolto quasi 1 milione di firme per un referendum che ci è stato bocciato dalla Consulta perché ritenuto incostituzionale, mentre il Govenro ritiene che sia costituzionale togliere diritti ai cittadini e tenere persone, buttate fuori dal mondo del lavoro, senza pensione e quindi senza reddito per una decina di anni”.
Rixi precisa che l’Inps non è neanche in grado di fornire dati esatti. “Tanti esodati sono usciti dal mondo del lavoro pensando di aiutare la propria azienda ad assumere persone giovani, magari i propri figli, che però sono stati assunti con contratti a tempo determinato e quindi in molti casi già licenziati – prosegue – Sono famiglie che hanno sempre pagato le tasse, mi auguro il Governo faccia qualcosa”.
Il 28 febbraio in piazza del Popolo a Roma si svolgerà una grande manifestazione. “Non solo contro la riforma Fornero, ma contro il governo Renzi, che sembra aver dimenticato come si guidi un Paese e abbia deciso di impedire ai cittadini di esprimersi con libere elezioni – conclude Rixi – Un Paese che toglie le pensioni a chi ha sempre pagato le tasse è destinato a tornare al Medioevo, anche se a Genova in quell’epoca molte categorie avevano già la pensione”.
Dati ufficiali non sono a disposizione del Comitato Esodati della Liguria, “ma guardando i numeri nei 3 anni passati, possiamo fare una stima di circa 2 mila persone, persone che non hanno reddito, né pensione e che dovranno andare avanti con le proprie forse per anni”, dichiara Fabrio Cerruti, coordinatore del comitato.