Carasco. “Ancora una volta, oggi, quanti provengono dalle valli Aveto e Sturla sono costretti a viaggi estenuanti se vogliono raggiungere la costa e i posti di lavoro a seguito dell’ennesima frana avvenuta sulla provinciale 586”. Dall’autunno scorso in diverse occasioni la strada è stata interrotta a causa di frane e smottamenti. “A fronte di quanto accaduto pare evidente che la Città Metropolitana non può limitarsi a mettere in sicurezza la carreggiata garantendo il passaggio dei veicoli, ma deve intervenire in modo definitivo al fine di evitare che episodi del genere non abbiamo a ripetersi”. A parlare è il consigliere regionale Ezio Chiesa.
Quanto accaduto prima in località La Squassa e in seguito per ben due volte nel comune di Carasco solo per un caso fortuito non ha provocato vittime. “Non bisogna aspettare che ci scappi il morto – prosegue Chiesa – prima di eseguire opere che non sono più procrastinabili”. La provinciale 586 soprattutto nel tratto compreso tra Carasco e Borzonasca è diventato un “percorso di guerra ad ostacoli”, buche, smottamenti a valle e a monte, guard rail divelti sono una costante alla quale gli automobilisti che percorrono quotidianamente la strada sono ormai abituati.
“In più di un’occasione, purtroppo senza essere ascoltato, ho chiesto in Regione – conclude Chiesa – che parte dei finanziamenti Fas 2007 – 2013 non utilizzati fossero impiegati per prevenire i troppi dissesti idrogeologici presenti nel Tigullio diventati inarrestabili”.