Sestri Ponente. “E’ notizia ufficializzata questa mattina, nel corso dell’incontro tra una delegazione di lavoratori e sindacato della Fincantieri di Sestri Ponente, che il Ministero dell’Ambiente non sottoporrà il progetto del ribaltamento a mare del cantiere di Sestri Ponente alla procedura ‘di assoggettamento’ abbreviata (120 giorni), – annuncia Giacomo Conti – ma sarà necessario passare attraverso la prassi consueta del VIA, il che significa tempi di attesa di uno anno e mezzo-due anni”.
Il capogruppo di Federazione della sinistra-Rifondazione aggiunge: “Trovo abbastanza surreale che a tre anni dal decollo di quest’operazione, importante per lo sviluppo del cantiere e per garantire l’occupazione, col progetto depositato e – finalmente – i fondi stanziati, si arrivi a una decisione che rischia di mettere la parola fine sul ribaltamento a mare e di ipotecare il futuro di uno stabilimento salvato pochi anni fa dai lavoratori grazie a una mobilitazione lunga e coraggiosa”.
Il sindacato ha chiesto oggi che la vicenda di Sestri diventi una questione di interesse genovese e ligure: “Noi pensiamo che la politica debba chiudere questa vicenda una volta per tutte. Che si verifichi l’impatto ambientale di un’opera è corretto – conclude Conti – Che i tempi siano tali da mettere a repentaglio la realizzazione del progetto è inaccettabile. Soprattutto quando ci sono di mezzo centinaia di posti di lavoro e un pezzo di storia industriale della nostra regione e del nostro paese”