Politica

Fincantieri Riva Trigoso, Sel: ” No allo scorporo, serve massima attenzione”

Fincantieri Riva Trigoso

Sestri Levante. Nei giorni scorsi si è tenuta a Roma una riunione tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione di Fincantieri spa per discutere di contratti integrativi in merito allo stabilimento di Riva Trigoso. A margine di questa riunione sono emerse alcune indiscrezioni, non smentite, riguardo la presunta volontà dell’azienda di attuare lo scorporo del comparto “meccanica” che andrebbe a costituire una holding.

“Sel esprime tutta la sua contrarietà ad una simile manovra che comporterebbe seri rischi per i lavoratori – dichiara Massimiliano Milone, coordinatore genovese di Sel – Essi verrebbero infatti riassorbiti nella nuova società in base alle direttive contenute nel recente jobs act di matrice renziana, con relativa perdita dei diritti acquisiti e diminuzione delle tutele, quali ad es articolo 18. Ricordiamo che il comparto meccanica a Riva Trigoso impiega circa 230 lavoratori più 40 progettisti che sono distaccati nella sede di via Cipro. Riteniamo che un’operazione di scorporo della meccanica sia non solo priva di logica aziendale, ma anche deleteria, poiché da sempre nello stabilimento di Riva i due comparti, quello della meccanica e il navale, marciano a braccetto sotto tutti i punti di vista”.

“Invitiamo pertanto l’Azienda a desistere da simili propositi anche alla luce delle prossime importanti commesse in arrivo. Non vorremmo che questa operazione rappresenti l’avvio e il consolidamento di quelle politiche scellerate che già nel settore privato stanno minando i diritti dei lavoratori e le loro tutele”, conclude Angelo Chiaramonte, coordinatore regionale Sel.

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