Calcio Amarcord: Chievo-Sampdoria, quando segnava il serbo Zoran Jovičićrisultati

Sampdoria Vs Napoli

Verona. Nella primavera del 2000, la Sampdoria di Giampiero Ventura, in lotta per un immediato ritorno in Serie A, affronta per la prima volta, allo stadio Bentegodi, il Chievo Verona… come resistere alla tentazione della trasferta nella città di Giulietta e Romeo?

Grande stadio, poco pubblico, ma in campo undici ragazzi in giallo, che corrono più dei blucerchiati… finisce male (2-3, perché i goal di Vasari e Jovičić non compensano i tre di Conteh, Marazzina e Lanna) e finirà peggio il campionato, con la promozione che sfugge per un solo punto in meno di Atalanta, Brescia e Napoli, oltre ai quattro dal Vicenza.

Anche l’anno successivo, il Doria bissa il quinto posto finale, restando in cadetteria, mentre il Chievo si guadagna gli onori della Serie A, sotto la guida di Gigi Del Neri, con un gioco offensivo, che inizia ad attrarre spettatori sugli spalti, a scapito della prima squadra della città. E’ ancora primavera (aprile del 2001) e questa volta la Samp, di un altro Gigi (Cagni), porta a casa il risultato (1-1, D’Aversa e Mandredini), ma il pallino del gioco è sempre in mano ai clivensi… chi è sugli spalti intuisce chi delle due squadre salirà di categoria.

Andrà meglio, alla Sampdoria, in massima serie, quando su nove incontri disputati a Verona, cederà le armi solo una volta, a fronte di cinque pareggi e tre vittorie, fra cui i graditi ricordi del 2010, con la premiata ditta Cassano-Pazzini e della scorsa stagione con Eder in rete di testa.

E domenica prossima?

Sarà un altro serbo, Sinisa Mihajlovic, molto più famoso dei connazionali Zoran Jovičić, Nenad Sakic e Bratislav Živković (in blucerchiato in quegli anni) a decidere il corso della partita… e lo farà ancor prima di sedersi in panchina al Bentegodi. Come? Compilando la distinta da consegnare all’arbitro Peruzzo… è lì che si deciderà la partita!

I cinque diffidati (De Silvestri, Duncan, Eder, Obiang e Soriano) rappresentano una bella fonte di dubbio per il mister… schierarli contro il Chievo e rischiare di non averli disponibili per il derby con il Genoa è un rischio non da poco, tanto è vero che un massiccio ricorso al turn over è praticamente scontato. Tutti in panchina? O solo quattro?

Vediamo… sicura la presenza di Viviano fra i pali, data l’indisponibilità di Romero; quasi scontata quella di Pawel Wszolek al posto di De Sivestri (esperimento non del tutto riuscito in Coppa Italia contro l’Inter, ma il convento non passa altro); Silvestre (al rientro) e Romagnoli al centro della difesa; Mesbah (reduce da una Coppa d’Africa vista dalla panchina algerina, ma sicuramente più affidabile dell’ultimo Regini); in mezzo al campo Acquah (“man of the match” della finale Costa d’Avorio-Ghana), Palombo (che peraltro necessiterebbe di tirare il fiato) e un Duncan sempre più convincente (salvo che il mister non decida di salvaguardare anche lui dal rischio squalifica, mandando in campo Marchionni in regia e spostando il capitano a fare la mezz’ala); la maglia del tre-quartista assegnata al “Tuca” Correa (sperando riesca a far vedere il “cambio di passo” che l’ha fatto esplodere con l’Estudiantes, in Primera Division); punte Berghessio (visto in forma negli allenamenti della settimana) e l’hombre del triplete, Samuel Eto’o, che avrà gli occhi di tutti puntati addosso… giornalisti, tifosi e soprattutto difensori del Chievo.

Si può vincere così a Verona? Proviamoci… al derby penseremo dopo!

Probabili formazioni:

Chievo (4-4-2): Bizzarri; Frey, Dainelli, Gamberini, Zukanovic; Schelotto, Izco, Hetemaj, Birsa; Paloschi, Meggiorini.

A disposizione: Bardi, Seculin, Sardo, Birsa, Cesar, Biraghi, Cofie, Botta, Christiansen, Fetfatzidis, Pellissier, Pozzi. All. Mara.

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Wszolek, Silvestre, Romagnoli, Mesbah; Acquah, Palombo, Duncan; Correa; Eto’o, Bergessio.

A disposizione: Frison, Massolo, Coda, Regini, Marchionni, Obiang, Soriano, De Silvestri, Lulic, Eder, Muriel, Djordjevic. All. Mihajlovic.

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