Liguria. Stop alla caccia con l’arco e a quella con i pallini di piombo nelle zone umide, dove dovranno invece essere usati proiettili fatti con materiali atossici come la ceramica o il tungsteno. A stabilirlo è la legge approvata oggi dal Consiglio reigonale con 29 voti favorevoli e 1 astenuto (Giancarlo Manti, Pd).
Approvati anche alcuni emendamenti. Uno, con primo firmatario Antonino Oliveri (Pd), sottoscritto anche da altri due componenti del Pd, Giancarlo Manti e Sergio Sciblia, elimina la possibilità di utilizzare l’arco da caccia, sulla base di specifica regolamentazione adottata dalle Province, per il prelievo selettivo agli ungulati. Era stato un precedente emendamento dello stesso Pd ha inserire la possibilità di usare l’arco.
Approvati alcuni emendamenti presentati da Francesco Bruzzone. Uno introduce nella norma regionale il divieto di utilizzo di munizioni contenenti piombo nelle zone umide quali quelle definite dalla Convenzione di Ramsar, già previsto negli ultimi due calendari venatori regionali.
Bruzzone ha anche annunciato che il Governo non ha impugnato, come si temeva, la precedente normativa: “avevamo depositato questa proposta di legge un po’ di tempo fa per superare problematiche di tipo procedurale collegate ad un ipotetico ricorso alla Corte Costituzionale da parte del governo rispetto alla norma approvata alla fine della scorsa estate. Norma che ha consentito una regolare stagione venatoria e che garantisce la certezza del diritto. Oggi possiamo dire che non è stato depositato ricorso alla Corte Costituzionale, la legge non è impugnabile”.