Sestri Ponente. Un pestaggio che dura 8 minuti, mentre attorno 12 ragazzi guardano senza alzare un solo dito. Basterebbe solo questo, invece la vicenda avvenuta tra le 17 e le 18 di mercoledì 18 febbraio è, se è possibile, ancora più inquietante.
La vittima ha solo 12 anni, le sue aguzzine ne hanno rispettivamente 16 e 17. All’origine di tutto c’è una banale lite, una discussione avvenuta qualche giorno prima, una mancanza di “rispetto”. La “vittima” dello sgarbo, una 16enne di buona famiglia, chiede così aiuto alla 17enne, e dà appuntamento alla contendente in Villa Rossi per chiarire.
La 12enne non sa che sta per cadere in un vero e proprio agguato. Sul posto però non trova solamente la ragazza con cui aveva avuto la discussione, ma si trova di fronte F. che l’affronta subito. La tira per i capelli, la picchia, la morde, mentre lei rimane ferma ed inerme in stato di shock. Tutto mentre la 16enne si limita a ridere e a filmare con il telefonino. I contorni dell’aggressione sono visibili nelle impressionanti immagini qui visibili (la versione integrale dura ben 8 minuti).
Attorno stazionano un gruppo di ragazzi e ragazze, una decina in tutto, che guardano, non intervengono, si scansano quando l’aggressione si avvicina troppo a loro, occasionalmente ridono. La furia intanto continua e alla 12enne non serve nemmeno allontanarsi dalla villa perché le due ragazze seguono la seguono, fino a che capiscono è stata avvisata la madre.
L’incubo non è però finito. Mentre la 12enne finisce al pronto soccorso (il referto cita “politrauma facciale, ferite da morso ed ecchimosi varie” da percosse) il video dell’aggressione passa di cellulare in cellulare via whatsapp, fino ad arrivare perfino al fratello della vittima.
Le indagini del Commissariato di Sestri Ponente e della Sezione Minori e Atti Persecutori della Divisione Anticrimine consentono di identificare tutti i ragazzi presenti sul posto e mandante e “picchiatrice” che sono state denunciate alla Procura della Repubblica dei Minori di Genova per lesioni aggravate in concorso e diffamazione. Le perquisizioni, effettuate nella mattinata di oggi, hanno consentito di sequestrare i cellulari. Un intervento che ha scongiurato la diffusione del filmato in rete.
Una nuova “moda”, quella di filmare le aggressioni, che può costare carissima anche a chi non è coinvolto direttamente: commentare e condividere video del genere è vietato dalla legge.