Cronaca

Vestiti, etichette e macchine da cucire, scoperto laboratorio del falso in centro storico: appartamento sequestrato

merce contraffatta cucitrici
Foto d'archivio

Genova. I poliziotti del Commissariato Prè, all’interno di un appartamento di via San Cristoforo, hanno sorpreso due senegalese intenti a confezionare capi griffati falsi. Alla vista degli agenti, che con non poche difficoltà sono riusciti ad accedere all’interno dell’appartamento, uno dei due, prima di aprire la porta, ha gettato un sacco dalla finestra ad un complice che ha tentato di nasconderlo in un portone lì vicino.

Visto da un poliziotto appostato sulla strada, il giovane è fuggito abbandonando il borsone che, una volta recuperato, è risultato contenere numerosi capi di vestiario di vario genere, tutti riproduzioni di noti indumenti di marca, naturalmente tutti contraffatti.

All’interno dell’appartamento gli agenti hanno provveduto ad inventariare e quindi a sequestrare altri capi contraffatti, nonché centinai di etichette false di case di moda famose ed in più tre macchine da cucire e altro materiale adatto alla riparazione e al confezionamento di sartoria in genere. Due cittadini senegalesi di 25 e 32, privi di documenti e con a carico precedenti di Polizia, sono stati denunciati in concorso per i reati di ricettazione, contraffazione di marchi, introduzione e commercio di prodotti con segni falsi.

In merito all’appartamento, in cui non risulta risiedere nessuno e che è utilizzato esclusivamente come laboratorio per la produzione e stoccaggio dei vestiti, è stato richiesto all’Autorità Giudiziaria il sequestro preventivo per interrompere l’attività illecita.

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