Genova. “Io vorrei sentir parlare meno di Erzelli e più delle cose che facciamo dentro all’università”. Paolo Comanducci, rettore dell’Ateneo genovese, parte da questa considerazione per presentare le iniziative studiate dall’Università per aprirsi alla città. Iniziative che prendono il via a febbraio, con Uniespresso, una serie di piccoli eventi sparsi sul territorio per affrontare temi come il dissesto idrogeologico, l’informatica e le letture dantesche.
“Questi ‘microeventi’ – ha spiegato il rettore -, rivolti a un pubblico molto specifico, prevedono che i docenti universitari escano dall’Ateneo per andare nei luoghi dove si fa cultura, si discute per portare a livello divulgativo conoscenze e intervenire su problematiche e discussioni. Il tutto con un approccio scientifico ma comprensibile”.
E’ prevista, per il 20 giugno, anche una Notte Bianca degli studenti universitari che coinvolgerà studenti e docenti con numerose iniziative sparse sul territorio e che ha già visto l’adesione di Regione, Comune di Genova, Fiera e di numerosi teatri cittadini. “La Notte bianca – ha detto Comanducci – coinvolgerà studenti, istituzioni, sponsor e testimonial come Luca Bizzarri. Stiamo cercando sponsor per un’iniziativa che portiamo avanti con il volontariato. L’idea di molti professori – conclude Comanducci – e’ che, forse, siamo stati per troppo tempo arroccati sulle nostre posizioni. Queste iniziative porteranno un vantaggio alla città e a noi”