Genova. Non ci sarebbe un nesso tra il cantiere del Terzo Valico e la frana che investì, facendolo sviare dai binari, il treno Frecciabianca sulla succursale dei Giovi all’altezza del bivio per Fegino, durante l’alluvione dello scorso ottobre a Genova.
E’ quanto emerso dalla prima relazione degli ispettori della Asl consegnata in questi giorni al sostituto procuratore Giovanni Maresca. La procura aveva aperto un fascicolo per il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti a carico di ignoti. Dopo questa prima relazione, pero’, il pm ha disposto altri accertamenti per capire se vi siano responsabilità di qualcuno per la caduta di detriti sui binari.
Lo scorso 10 ottobre, mentre l’alluvione aveva devastato mezza città e il maltempo continuava a preoccupare per il timore di ulteriori esondazioni, il treno era partito dalla stazione Principe ed era diretto a Torino Porta Nuova. A bordo vi erano quasi un centinaio di passeggeri e il convoglio viaggiava a una velocità di circa 100 chilometri orari.
La frana si era abbattuta sui binari intorno a mezzogiorno, facendo sviare il treno. Erano rimaste ferite due persone, il macchinista e un passeggero.