Cronaca

Suicidio Gagliano, l’avvocato del serial killer: “Tragica fine di una persona disperata e malata” fotogallery

serial killer, bartolomeo gagliano

Savona. “L’ho visto dieci giorni fa in carcere e sebbene non lo trovassi in uno stato psico-fisico ottimale non mi aspettavo un gesto del genere. Davvero sono rimasto sconcertato ed incredulo, umanamente dispiaciuto”. Mario Iavicoli ha seguito tutta la lunga querelle giudiziaria di Gagliano, fino all’ultimo caso di evasione nel dicembre 2013 e la successiva condanna a sei anni e dieci mesi di reclusione.

Gagliano era uscito dal carcere per andare a trovare sua madre a Savona, ma non aveva più fatto ritorno in cella. Per fuggire aveva fermato l’auto di un panettiere e lo aveva costretto ad accompagnarlo a Genova. Da qui era poi fuggito verso Mentone dove era stato riconosciuto e catturato.

“E’ vero, stiamo parlando di una persona disperata, isolata e certamente con problemi mentali (come ho sempre ribadito del resto), ma aveva sempre reagito alle vicende che l’avevano coinvolto e francamente non pensavo che arrivasse a togliersi la vita: una triste epilogo della sua difficile esistenza”. Queste le parole dell’avvocato Mario Iavicoli, difensore di Bartolomeo Gagliano, il serial killer che si è suicidato nella sua cella nel carcere di Sanremo.

“E’ chiaro che sono stati mesi difficili e forse il suo stato depressivo aveva raggiunto livelli che non pensavo. Tuttavia diceva sempre che non stava male e che non c’erano problemi sul suo trattamento carcerario. Probabilmente ha pensato di non resistere più…” conclude l’avvocato.

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