Pieve Ligure. Cercavano di arrotondare il loro non ingente guadagno come promoter di compagnie di energia elettrica e gas stipulando falsi contratti. Per questo tre giovani genovesi di età compresa tra i 20 e i 24 anni. I tre, che lavoravano per una società che ha in subappalto la gestione dei nuovi contratti per un operatore nazionale, riuscivano a carpire dai clienti ai quali proponevano il servizio i dati dei contratti in essere stipulando poi contratti assolutamente falsi. L’indagine, condotta dai carabinieri delle stazione di Pieve ligure in seguito alla denuncia di un cittadino, ha portato a scoprire decine di episodi tra le province di Genova e Alessandria.
Gli stessi, profondi conoscitori del sistema, raggiravano poi facilmente la telefonata di controllo prevista prima di avviare il contratto da parte del “call center”, sia della società subappaltata, sia del gestore principale che aveva commissionato il servizio. I promoter indagati infatti indicavano sul falso contratto un numero di telefono nella loro disponibilità rispondendo loro stessi all’operatore che avrebbe dovuto contattare il “nuovo” cliente per avere conferma della richiesta.
I carabinieri consigliano per evitare di finire vittime di queste truffe di non fornire mai i propri dati personali a sconosciuti se non per contratti richiesti, di non lasciare mai solo l’ospite che eventualmente bussa alla porta e di non mostrare mai dove vengono custoditi soldi o documenti. In caso di dubbi allertare sempre le forze dell’ordine.