Cronaca

Lo spettro dei tagli sugli Intercity Genova-Torino: la proposta dei pendolari

Intercity genova-torino, la proposta dei pendolari

Genova. Un anno fa, a fronte della difficile situazione conseguente ai tagli di trasferimenti alle Regioni da parte dello Stato, in particolare sul trasporto pubblico locale, Regione Liguria e Regione Piemonte si sono confrontate sulla programmazione del servizio ferroviario, con riferimento alle tratte Torino-Genova, Torino-Savona-Ventimiglia, Cuneo-Ventimiglia e Genova-Acqui Terme.

In particolare, al fine di contenere il più possibile eventuali riduzioni nell’erogazione dei servizi, è emersa la volontà comune di verificare col Ministero dei Trasporti la possibilità di rivedere la programmazione del collegamento Intercity della linea Torino-Genova. L’ipotesi proposta dalle due Regioni è fondata sull’aumento di cadenzamento e sulla velocizzazione dei treni regionali piemontesi attuata dal 15 dicembre scorso sulla Torino-Genova.

“Ora, passati 12 mesi, alcune sigle sindacali hanno diffuso comunicati ai media e hanno contattato i responsabili di alcuni Comitati Pendolari per denunciare l’imminente cancellazione di 8 IC Genova-Torino. Tale attività media ha ottenuto grande risalto sulla stampa ligure e piemontese e ha gettato nel panico migliaia di pendolari delle due Regioni. I sindacalisti non sono stati chiari riguardo alla data di cancellazione: alcuni hanno indicato la soppressione operativa già a partire dal mese di febbraio, altri hanno posto al cambio orario di giugno tali soppressioni”, si legge in una nota di Genovamilanonewsletter e Assoutenti.

Da qui la proposta. “E’ evidente che un piano di esercizio decurtato degli 8 Intercity produrrebbe gravissimi riflessi per quanto riguarda la mobilità di migliaia di abbonati liguri e piemontesi che si recano da una regione all’altra per motivi di lavoro o di studio. Come Assoutenti, consultati i Comitati Pendolari di territorio, pur essendo totalmente contrari a qualsiasi taglio di treni inseriti nel CdS sul trasporto universale e stigmatizzando un impuro travaso di risorse dal trasporto universale nazionale al trasporto regionale di Liguria e Piemonte (come dalle intenzioni manifestate lo scorso anno dalle due Regioni), consci del momento economico drammatico, ci assumiamo la responsabilità di proporvi una soluzione di mediazione che comporterebbe il taglio di 4 treni (anziché 8) e il risparmio del 50% delle risorse, assicurando però mobilità sostenibile per tutti gli utenti”.

I pendolari, quindi, propongono la cancellazione degli IC 502, 504, 515 e 521, il mantenimento degli IC 500 e 519 con l’attuale traccia, il prolungamento dell’IC 503 a Genova Brignole (anziché l’attuale attestamento a Genova Piazza Principe) e un radicale cambio traccia per l’IC 512 che andrebbe a colmare un clamoroso buco orario.

“Ribadendo l’assoluta importanza di un vostro riscontro in tempi brevissimi, utile a disinnescare una situazione pesantissima a livello sociale, come Assoutenti assicuriamo la massima disponibilità ad approfondire con i vostri Uffici tutte le tematiche relative agli IC Genova-Torino”, concludono.

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