Liguria. Se Atene piange, Sparta non ride. Mentre il Pd è alle prese con il dopo primarie, in attesa del pronunciamento dei Garanti sulle irregolarità ai seggi, il centrodestra non ha ancora risolto il rebus candidatura. Venerdì il coordinatore ligure Sandro Biasotti andrà da Berlusconi a proporre la rosa dei nomi, quattro papabili, tutti provenienti dalla società civile e dal mondo imprenditoriale, rimbalzati sulle cronache nelle ultime settimane: la giornalista Ilaria Cavo, Enrico Costa (presidente Ceis), Federico Garaventa (presidente Ance) e Giancarlo Vinacci (già circolato nel 2012 per la corsa a sindaco di Genova).
Domenica, forse, il confronto con gli alleati che nel frattempo, però, alleati scalpitano. Lunedì, a urne ancora “calde”, la Lega ha impresso la sua sterzata: Edoardo Rixi candidato alla presidenza della Liguria, in coalizione, o in caso di rifiuto, anche “in corsa per le regionali da soli”.
Passano due giorni e le candidature raddoppiano. Enrico Musso usa direttamente il social network per eccellenza: “A scanso di equivoci, e a tutti quelli che me lo chiedono (grazie!): io ero e sono disponibile a rimboccarmi le maniche per la #Liguria e persino a candidarmi alla #Regione, senza contropartite e senza tessere di partito”, scrive nel pomeriggio sul suo profilo Facebook. Però, c’è un però, sottolinea l’ex candidato che sfidò Marco Doria alla poltrona di sindaco nelle scorse comunali. “C’è chi non mi vuole e chi semplicemente non decide – la frecciata – Pazienza. Io intanto lavoro all’università e alle mie ricerche. Se c’è bisogno, e se vi decidete, mi fate un fischio”.
Un altro fischio, arriva, ancora più da destra. Il portavoce di Fratelli d’Italia AN, Simone Torello e il delegato Livio Ghisi, con una nota ufficiale, lanciano la proposta: candidare il presidente della Virtus Entella, nonché amministratore delegato di Duferco, Antonio Gozzi.
“La Lega Nord ha calato il suo asso, candidando ufficialmente Edoardo Rixi, che è certamente una candidatura interessante e va presa seriamente in considerazione da tutta la coalizione – spiegano – Forza Italia, teoricamente, anche per rapporti nazionali, avrebbe titolo pieno a proporre il candidato, ma il tempo scorre e ad ora questo nome è ancora avvolto nel mistero. Noi vogliamo che la coalizione resti unita e che si corra per vincere, l’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela scappare e la Liguria ha bisogno di discontinuità con la gestione burlandiana per rialzarsi. Per questo deve finire il tempo dell’attesa e deve uscire il candidato di tutti”.
Ma secondo Fratelli d’Italia, ad oggi i nomi circolati sui giornali sono “inadatti, troppo deboli per sfidare la sinistra e vincere, ma forse addirittura per convincere la Lega ed Edoardo Rixi a fare un passo indietro, per appoggiare un candidato con maggiori chance di vittoria”.
Di qui il “suggerimento” agli alleati forzisti: perseguire la linea della politica. “A nostro avviso hanno al loro interno figure assolutamente credibili e capaci – sottolineano – Qualora invece, come sembra, vogliano provare ad allargare la proposta politica, cercando il candidato dal mondo imprenditoriale, consigliamo a Biasotti di lasciare perdere: persone degnissime ma di secondo piano. Punti in alto, per davvero”.
Più importante invece cercare di convincere il presidente della Virtus Entella Gozzi. “Con un uomo con le sue caratteristiche la vittoria sarebbe vicina, e tutti correremmo convinti remando nella medesima direzione. E’ un valido imprenditore legato alla sua terra di origine che ha voluto risollevare sia una prestigiosa società calcistica che una città, Chiavari, che stava lentamente assopendo”.