Genova. “Se sarà Sergio Cofferati il candidato del centrosinistra per le prossime elezioni regionali, la Liguria potrebbe davvero voltare pagina rispetto a decenni in cui l’ambiente e la stessa sicurezza dei cittadini sono stati sistematicamente sacrificati a una cementificazione dissennata del territorio che ha creato un’emergenza territoriale continua, con danni sempre più gravi alle persone e un costo anche economico ingentissimo”. E’ quanto affermano Monica Frassoni, presidente dei Verdi Europei, e Oliviero Alotto, portavoce di Green Italia, insieme agli altri esponenti di Green Italia Massimo Maugeri (portavoce regionale), Roberto Della Seta, Francesco Ferrante.
“Questa regione – afferma Green Italia – è diventata disgraziatamente il simbolo negativo di un modo miope, irresponsabile di gestire l’urbanistica e lo sviluppo territoriale. Che governasse la destra con Biasotti o la sinistra con Burlando, l’andazzo è rimasto sempre lo stesso: cemento dovunque, nessuna attenzione per le esigenze di manutenzione e salvaguardia del suolo. La Liguria, per la sua conformazione e per la sua delicatezza idrogeologica, avrebbe avuto bisogno di politiche ambientali lungimiranti e scrupolose, invece è diventata una delle regioni italiane a più elevato consumo di suolo. Il risultato di queste larghe intese del cemento che imperversano da decenni è sotto gli occhi di tutti i cittadini: il dissesto ambientale è ben oltre i livelli di guardia, la sicurezza delle persone è costantemente esposta al rischio di temporali di stagione, sempre più intensi anche in conseguenza dei cambiamenti climatici in atto, che fanno l’effetto di alluvioni devastanti”.
Secondo Green Italia la candidatura di Sergio Cofferati, “ponendosi esplicitamente al di fuori del sistema di potere che domina in Liguria da così lungo tempo, offre la possibilità di una svolta nel segno di uno sviluppo economico fondato sulla qualità e sull’eccellenza ambientale anziché sul saccheggio del territorio”.
Infine l’auspicio: “Cofferati si faccia pienamente carico di questa disponibilità, dialogando fattivamente con le tante espressioni di cittadinanza attiva impegnate sui temi ambientali e costruendo una prospettiva di governo regionale di profonda discontinuità e innovazione”.