Parte l’iter della Proposta di Legge di FI, Melgrati: “Disciplina per la vita indipendente di persone con handicap grave”

melgrati

Liguria. Calendarizzato l’iter relativamente alla proposta di legge di Forza Italia “Disciplina per la vita indipendente e autodeterminata di persone con handicap grave” , promossa dal Capogruppo FI Marco Melgrati primo firmatario del documento. Spiega l’esponente Azzurro: “ l’auspicio è che l’iter in Commissione sia veloce dopodiché la Proposta di Legge dovrà essere sottoposta all’attenzione del Consiglio regionale. Ci sono i margini di tempo per poter fare in modo che il documento venga approvato e si possa fare qualcosa di concreto per i cittadini portatori di gravi handicap”.

“Questa proposta di legge – continua il capogruppo di Forza Italia – ha come obiettivo la concreta realizzazione, anche in Liguria, del progetto vita indipendente che mira, attraverso il superamento della logica dell’assistenzialismo e dell’ospedalizzazione, all’autodeterminazione ed al pieno inserimento dei disabili gravi nella società. Ed infatti, viva è la necessità di introdurre, anche nella nostra regione, una diversa concezione del ruolo svolto nella società dalla persona con grave disabilità, la quale, con questo intervento legislativo, abbandonerebbe la posizione di “oggetto di cura” per diventare “soggetto attivo” capace di prendere decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di propria scelta, direttamente o, in caso di gravi limitazioni cognitive, attraverso il proprio caregiver familiare, una persona che si prende cura della persona con limitazioni o disabilità, e che meglio di chiunque altro può interpretarne aspettative ed esigenze”.

“L’approvazione di questa proposta di legge costituirebbe sicuramente un salto di qualità per la Regione Liguria ove, suo malgrado e diversamente da altre regioni in cui già sono presenti percorsi di vita indipendente, l’assistenza viene ancora demandata alle famiglie. Così, chi è affetto da un grave handicap ed ha bisogno di assistenza continuata, se non ha una famiglia disposta ad accudirlo, è costretto, nella migliore delle ipotesi, ad essere confinato in un istituto. Questo intervento normativo è voluto fortemente da chi in prima persona vive il problema e anela il varo di una normativa regionale che possa finalmente permettere ai portatori di handicap gravi un’esistenza il più possibile indipendente”, conclude Marco Melgrati.

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