Economia

Imu sui terreni agricoli, 50 Comuni del genovese non devono pagare: resta il “nodo” Leivi

vigneto, vigna, fattorie didattiche
Foto d'archivio

Genova. Venerdì scorso il Consiglio del Ministri ha approvato il decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione Imu, che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la platea. Il testo prevede che, a decorrere da quest’anno, l’esenzione dall’imposta municipale propria sia applicata: “ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat; ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo del 29 marzo 2004 n. 99, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat. Tali criteri si applicano anche all’anno di imposta 2014”.

Per l’anno 2014 non è comunque dovuta l’Imu per quei terreni che erano esenti in virtù del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con i Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e dell’Interno, del 28 novembre 2014, e che invece risultano imponibili per effetto dell’applicazione dei criteri sopra elencati. I contribuenti che non rientrano nei parametri per l’esenzione devono versare l’imposta entro il 10 febbraio 2015.

“Questo risultato è da accreditare al grande lavoro di Coldiretti e al ricorso al Tar dell’Anci – dichiara Domenico Pautasso, direttore Coldiretti Genova e La Spezia – L’unico Comune rimasto fuori da questa nuova classificazione è stranamente il Comune di Leivi, peraltro alluvionato. Proveremo a vedere cosa si può fare per questo caso. Il premier Matteo Renzi e il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti di quanti vivono e lavorano nelle aree di montagna, svolgendo un ruolo di presidio del territorio insostituibile per l’intera collettività”.

Sono 50 i Comuni montani del genovese che non devono versare l’IMU agricola: Arenzano, Avegno, Bargagli, Borzonasca, Busalla, Campo Ligure, Campomorone, Casarza Ligure, Casella, Castiglione Chiavarese, Ceranesi, Cicagna, Cogoleto, Coreglia Ligure, Crocefieschi, Davagna, Fascia, Favale di Malvaro, Fontanigorda, Gorreto, Isola del Cantone, Lorsica, Lumarzo, Masone, Mele, Mezzanego, Mignanego, Moconesi, Moneglia, Montebruno, Montoggio, Ne, Neirone, Orero, Propata, Rezzoaglio, Ronco Scrivia, Rondanina, Rossiglione, Rovegno, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d’Aveto, Savignone, Sestri Levante, Tiglieto, Torriglia, Tribogna, Uscio, Valbrevenna, Vobbia. I Comuni di Bogliasco, Carasco, Cogorno e Sori, parzialmente montani, risultano invece esentati per i terreni (sia agricoli, sia incolti) posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.

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