Genova. Dopo tre giorni di dibattito, il consiglio comunale ha terminato l’esame sugli oltre mille documenti, tra odg ed emendamenti, alla delibera di giunta sulla partecipazione del Comune di Genova alla conferenza dei servizi del prossimo 23 gennaio e sugli interferiti, presentati da M5S, Fds e Sel.
Chiuso il capitolo ostruzionismo, lunedì si ritorna in aula a partire dalle 14, questa volta per le dichiarazioni di voto finale, un’ora per ciascun gruppo, come deciso oggi nella riunione di capigruppo che ha sancito la mediazione sul “filibustering”.
Ma oggi è stato anche il giorno delle continue polemiche. A fine seduta la capogruppo di Forza Italia Lilli Lauro ha proposto di andare avanti con i lavori e di votare la delibera stanotte, risparmiando anche un gettone.
“Noi abbiamo preso un accordo in conferenza dei capigruppo – ha risposto il presidente del Consiglio Giorgio Guerello – votando a maggioranza la convocazione del consiglio per lunedì alle ore 14 per completare le dichiarazioni di voto con il tempo residuale rimasto a ogni gruppo”.
Lauro ha tacciato l’accordo: “un patto Pd-M5s”. Accuse rispedite al mittente dal capogruppo M5S Paolo Putti che ha fatto girare tra i banchiun volantino con la foto di un circolo del Partito Democratico intitolato a Lilli Lauro per
denunciare come Forza Italia e la Lista Musso siano stati determinanti nella tenuta del numero legale dell’assemblea odierna: “Sono loro ad aver fatto l’accordo con il Pd, non noi”.