Genova. È stato chiesto il giudizio immediato per i quattro picchiatori che un anno fa massacrarono a sprangate altri quattro clochard in piazza Piccapietra a Genova.
Secondo l’accusa, dietro al terribile pestaggio ci sarebbe il racket dell’elemosina, i senza tetto picchiati avrebbero occupato uno spazio di marciapiede che rendeva molto e una vendetta per angherie subite dallo stesso organizzatore del raid punitivo.
Michail Krahulec, slovacco di 24 anni, il primo ad essere stato arrestato, a Bologna, era stato incastrato dal Dna trovato su un passamontagna abbandonato vicino al luogo dell’aggressione. In manette finirono poi anche Martin Krocka, Ahmed Dridi e Karlo Bilani. Krahulec, Dridi e Bilani si sarebbero conosciuti in una palestra di arti marziali e il primo avrebbe chiesto agli altri due e a Krocka di unirsi a lui per punire i clochard e loro, per riconoscenza e pochi spiccioli, lo avrebbero seguito in un viaggio in macchina dalla Versilia a Genova la sera del 25 gennaio, data del massacro che quasi costò la vita ai quattro clochard.