Politica

Fincantieri Riva Trigoso, Rixi: “Nuove commesse siano opportunità di lavoro per personale in cassa e per i giovani disoccupati del territorio”

Fincantieri Riva Trigoso

Sestri Levante. “Visto che, una volta tanto, non dobbiamo parlare di carenza di commesse, ma al contrario della possibilità di potenziare il reparto Meccanica dello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, pensiamo che sia importante fare ricorso il più possibile al personale attualmente in cassa integrazione e, attraverso un accordo con le ditte appaltatrici, all’impiego, almeno in parte, dei giovani disoccupati del nostro territorio”. Così spiega Edoardo Rixi, vicesegretario federale della Lega Nord e consigliere regionale in Liguria, che ha ottenuto, con un ordine del giorno approvato ieri in consiglio all’unanimità, l’impegno della giunta a “a farsi portavoce presso le istituzioni, il ministro della Difesa, il ministro della Economia (il 75% del pacchetto azionario di Fincantieri appartiene a Fintecna e quindi al Governo) affinché si utilizzi il più possibile il personale in cassa integrazione e si trovi un accordo con le ditte appaltatrici per impiegare, almeno in parte, giovani disoccupati del nostro territorio”.

“Secondo quanto appreso di recente – spiega Rixi – la Fincantieri di Riva Trigoso, dove oggi lavorano 650 persone e 300 ditte appaltatrici italiane ed estere, starebbe firmando con il Governo il rinnovo della flotta della Marina Militare, commessa che occuperebbe le maestranze fino al 2020 e permetterebbe il potenziamento del reparto Meccanica. Un reparto questo che si avvale spesso di personale appartenente a ditte esterne e talvolta tecnici Fincantieri andati in pensione. Spesso alcuni dei dipendenti in forza proprio al reparto Meccanica sono messi in cassa integrazione. Vista la preoccupante situazione occupazionale con un tasso di disoccupazione regionale vicino al 10%, cresciuta di oltre un punto percentuale in un anno, e in particolare i giovani senza lavoro sono oltre il 42% – dato più alto del Centro Nord Italia – sarebbe anche opportuno che, in vista di nuove commesse, il reperimento di tecnici, operai e in generale di personale fosse preferibilmente svolto sul territorio, attraverso accordi con le ditte che lavorano in appalto per Fincantieri”.

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