Genova. Nell’ultimo periodo a Genova e nelle località vicine si è verificata un’escalation di furti in appartamento ed è per questo che i carabinieri hanno intensificato i controlli. Proprio nell’ambito di questi ultimi, mercoledì sera, è stata avvistata una macchina in uscita dal casello di Genova Aeroporto, con direzione Savona.
Il mezzo si è poi fermato in una piazzola di sosta all’altezza di Sant’Ermete , nel comune di Vado Ligure, sempre pedinata dai militari, che hanno successivamente appreso che in quella zona si erano verificati svariati furti. A quel punto, mentre la macchina tornava indietro, è scattato il controllo nei pressi del casello di Genova Ovest, dove sono scesi due passeggeri dal mezzo “incriminato”, che hanno proseguito a piedi lungo un sentiero che conduce a Rivarolo.
Gli altri sono rimasti in auto, ma all’avvicinarsi dei carabinieri uno dei passeggeri è fuggito correndo in autostrada, dileguandosi in pochi secondi, mentre i due complici sono stati bloccati e identificati. Si tratta di un 30enne e un 20enne, entrambi albanesi, pregiudicati per furti in abitazione. I due sono stati trovati in possesso di numerosi gioielli in oro di ingente valore, oltre ad arnesi per lo scasso e torce elettriche. Gioielli, che nel corso della nottata sono poi stati riconosciuti dalle vittime depredate.
La scoperta più strana, però, è arrivata successivamente, quando i carabinieri hanno trovato in macchina due grandi conigli vivi, anch’essi rubati a Vado Ligure. Gli animali sono stati successivamente affidati all’Enpa in attesa di essere riconsegnati ai proprietari.
Nel frattempo, anche il 20enne fuggito è stato rintracciato il giorno seguente, quando, credendo di non essere stato riconosciuto, si è recato in caserma per ottemperare all’obbligo di firma presso la Stazione di Sampierdarena, in quanto già responsabile di precedenti furti in abitazione. In casa dell’ultimo ladro è stata trovata un’ulteriore parte della refurtiva rubata nelle case di Vado Ligure, riconosciuta dalle vittime. Attualmente sono in corso ulteriori indagini per stabilire se i ladri abbiano messo a segno altri colpi nel ponente genovese e nella riviera di Savona.