Cronaca

Edilizia, le “incompiute” non risparmiano la Liguria: interventi a metà, cinque casi a Genova

Cantiere lavori edilizia
Foto d'archivio

Liguria. Nella fotografia scattata dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ci sono 18 opere edili incompiute in Liguria, cinque a Genova: la manutenzione all’Asp Emanuele Brignole e la ristrutturazione della sede dell’Archivio di Stato a Genova, due interventi di social housing nell’ex ospedale di Rapallo e una nuova scuola a Santo Stefano d’Aveto.

In tutta la regione interventi, per un valore totale di 20,4 milioni di euro, che hanno bisogno ancora di 17,3 milioni per essere completati, ben oltre la metà dell’intero importo.

In Italia si tratta di 692 opere a metà, per le quali servono ancora 1,3 miliardi per raggiungere i 4,3 necessari al completamento. Si tratta, per la maggior parte, di progetti di nuova realizzazione, recupero o restauro (368), mentre 285 sono lavori di ampliamento, manutenzione o ristrutturazione. Per buona parte sono opere sociali (427), infrastrutture di trasporto (120), ambientali o idriche (101). Nel 51% dei casi l’importo stanziato supera il milione di euro e, sempre nel 51% dei casi,
l’interruzione dei lavori è dovuta proprio alla mancanza di fondi.

Cause tecniche (nel 31% dei casi) o fallimento dell’impresa esecutrice (28%) sono invece i motivi di sospensione, mentre il 12% delle opere sono state interrotte per nuove leggi o norme tecniche.

Il Lazio, con 82 progetti in attesa di essere ultimati, è al primo posto in Italia per numero di incompiute, seguito dalle 68 in Sardegna, 67 in Sicilia e 64 in Calabria. In Puglia e in Basilicata devono essere completati ancora 59 e 37 interventi. Va meglio nelle regioni del centro-nord, le più virtuose sotto il profilo edilizio: nessun progetto da ultimare nella Provincia autonoma di Trento,13 in quella di Bolzano. Solo uno in Val d’Aosta e 12 in Friuli Venezia Giulia.

“Quello delle opere incompiute è un grave problema che, come dimostrano i dati, non risparmia alcuna regione in Italia, compresa la nostra – afferma Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Una situazione che non solo rappresenta un danno al nostro patrimonio, ma infierisce anche sul comparto edile, già pesantemente colpito dalla crisi, che potrebbe invece trovare una boccata di ossigeno proprio nella costruzione di nuove opere di edilizia pubblica”.

In Liguria la situazione non risparmia nessuna provincia: cinque opere incompiute nel genovese (la manutenzione all’Asp Emanuele Brignole e la ristrutturazione della sede dell’Archivio di Stato a Genova, due interventi di social housing nell’ex ospedale di Rapallo e una nuova scuola a Santo Stefano d’Aveto), sei a Savona (due interventi per una piazzola di rifornimento e per un nuovo impianto di depurazione a Savona, due opere di sistemazione idraulica a Quiliano, un parcheggio interrato a
Noli e la piscina ad Albisola Superiore). Quattro gli interventi da completare nello spezzino: un lotto funzionale nei pressi di via Banzola ad Arcola, la costruzione di 12 alloggi di social housing alla Spezia, i lavori di allargamento della provinciale 8 a Calice al Cornoviglio e infine un nuovo parcheggio multipiano a Monterosso al Mare. Nell’imperiese sono da terminare due palazzine di social housing a Ospedaletti, e sono incompiuti anche i lavori alle fognature, mentre a Santo Stefano al Mare
sono in programma ancora 12 alloggi.

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