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Calcio: Epifania calcistica per Finale e Ligorna, che si contendono la Coppa Italia

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Genova. Ciak si gioca! Finite le libagioni delle feste di fine anno, il rettangolo verde, in una sorta di “Grande Bellezza”, torna ad essere il set principale di quel magico film da premio Oscar, che è il gioco del calcio.

Epifania calcistica, dunque, per Finale e Ligorna, che sul neutro di Quliano (ore 14.30) si contenderanno – nell’atto finale della manifestazione – la Coppa Italia Regionale per le squadre di Eccellenza.

Non solo prestigio, per chi vince, ma anche la possibilità, nel prosieguo, di sfide a livello nazionale, nella speranza di arrivare … fino in fondo!

I pronostici della vigilia vedono favorito il Ligorna, ma chi “mastica” calcio sa che in una partita secca può succedere di tutto, ragion per cui fa bene il Finale a sperare di poter alzare al cielo l’ambito trofeo.

Come si presentano le contendenti a questo evento?

Il Ligorna arriva con il morale alle stelle, grazie al primato in campionato, con un vantaggio tanto importante (+ 9 sul Magra Azzurri) che nelle restanti 15 gare basterà gestirlo con oculatezza, per poter arrivare all’agognata Serie D.

Per di più, Arnulfo e compagni arrivano a giocarsi la finale, al gran completo, dopo aver vinto tutte le partite disputate e faranno di tutto per non farsi sfuggire un trofeo che è un obiettivo dichiarato sin dai nastri di partenza. Per mister Monteforte, l’aggiudicazione della Coppa rappresenterebbe anche una rivincita, visto che nella scorsa stagione, causa un inopinato esonero, non riuscì a godersi la finale che si era guadagnato sul campo con la Sestrese.

Il Finale si presenta alla sfida senza due giocatori importanti come Ferrari e Perlo, ma con un nuovo trainer in panchina, promosso in prima squadra direttamente dalla Juniores e quindi voglioso di partire con il piede giusto, per poi buttarsi con tutte le forze nel campionato, alla ricerca della salvezza.

Mister Villa, il nuovo tecnico, non ha avuto molto tempo per preparare il match, ma sicuramente avrà lavorato a livello psicologico per caricare lo spogliatoio nella maniera adeguata, conscio che una vittoria potrebbe convincere il management a prenderlo in considerazione come “perno su cui imbullonare” un nuovo progetto societario, dal quale Finale non può prescindere, se vuole risollevarsi da un periodo negativo, coinciso con l’esonero del tecnico Pusceddu.

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