Cronaca

Blocco sfratti, rischio abitativo anche a Genova: “Servono proroga e misure potenziate da Governo e Regione”

casa

Genova. “Un fallimento per il Paese, una grande sofferenza ed un gradissimo disagio per tantissime persone”. Anche il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, a margine dell’odierna visita in Regione è intervenuto sulla vicenda sfratti, dopo che il Governo non ha inserito il rinnovo del blocco per fine locazione nel “Milleproroghe”.

Un rischio abitativo per migliaia di persone (appartenenti alle fasce deboli) che scaduto il contratto fino a oggi potevano opporsi bloccando lo sfratto, e che invece ora non riusciranno più a rinnovare la locazione e, molto probabilmente, andranno così a richiedere un posto in graduatoria per le case popolari, le cui liste sono già notoriamente lunghe. E a Genova si parla di un ottantina di famiglie, anche se i dati non sono ancora noti. “Un quadro preoccupante – commenta l’assessore alle politiche abitative a Tursi, Emanuela Fracassi – parliamo di un centinaio di famiglie che si ritroveranno in crisi in un momento difficile come questo”.

Dal canto suo il Governo cerca di rassicurare promettendo di “venire incontro alle famiglie che hanno più difficoltà valutando caso per caso e aiutando i sindaci nella loro difficile opera”, come dichiarato oggi dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Deliro, in risposta al j’accuse dei Comuni. Anche Genova, in linea con la posizione di Anci Nazionale, chiede a gran voce di inserire da una parte la proroga del blocco sfratti e dall’altro di potenziare le misure per l’emergenza casa in capo allo Stato, ma anche alla Regione “che in questi ultimi anni non ha investito nulla”.

I fondi sbandierati dal Governo per bocca del ministro Lupi, secondo i Comuni sono poi notevolmente inferiori rispetto alle reali necessità abitative. “Innanzitutto non risolvono la questione del blocco sfratti per fine locazione – sottolinea Fracassi – perché la legge 80 stabilisce un doppio finanziamento: fondo per gli affitti e fondo per morosità incolpevole”. Per il primo 200 milioni, per il secondo 266. “Per altro non ancora arrivati e solo parzialmente trasferiti alle Regioni – continua Fracassi – la Liguria poi non ha ancora neanche deliberato”. Inoltre rispetto a tre anni fa, anche se reintrodotto, il fondo per gli affitti è “notevolmente inferiore rispetto al passato. Quanto a quello per la morosità permetterà di coprire qualche emergenza e nulla più. E’ evidente – conclude Fracassi – che l’emergenza casa deve essere affrontata tutti insieme, e con misure sostanziali”. I contatti tra gli assessorati dei vari Comuni sono all’ordine del giorno, mentre è in programma a breve un vertice a livello nazionale per ribadire posizioni e preoccupazioni.

“Buon anno dal governo Renzi e dagli speculatori – chiosa il Movimento di Lotta per la Casa del capoluogo ligure sulla sua pagina Facebook – Neanche chi è in grave disagio economico, con disabili e malati a carico godrà del fasullo blocco degli sfratti”.

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