Genova. I genitori del bimbo di due mesi ricoverato all’ospedale Gaslini in coma irreversibile dal 27 dicembre scorso, dovranno rispondere di una nuova accusa: oltre a lesioni gravi, sono ora indagati anche per abbandono di minore.
Dopo gli accertamenti dei carabinieri, anche se non si può ancora parlare di ferite volontarie per i due genitori genovesi di Pegli la posizione si aggrava: avrebbero infatti lasciato incustodito il piccolo Francesco. In ballo restano sempre le versioni contrastanti.
La sera del 27 dicembre la chiamata al 118: i medici trovarono il bambino in arresto cardiaco. Uno dei due aveva parlato di una caduta accidentale dal divano la sera prima, mentre guardavano la televisione; l’altro aveva detto che il figlio aveva sbattuto la testa sul divano mentre si dimenava. Poi avevano raccontato di aver aver somministrato un antipiretico al figlio dopo la caduta sperando che stesse meglio, ma le sue condizioni erano invece peggiorate.
Adesso si attende l’esito della nuova perizia sulle lesioni riscontrate alla retina. Al medico legale Marco Salvi è stato affiancato un esperto in oftalmologia che dovrà appurare se quelle lesioni siano legate alla possibile caduta oppure se il bimbo sia stato vittima di un violento scuotimento prima di riportare le ferite alla testa.